Viaggio in Italia in auto: tra Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Piemonte

Le mie vacanze di agosto: un itinerario tutto italiano, tra relax e nuove scoperte, che ha fatto felice tutta la famiglia, cane compreso

Ed ecco qui il diario del viaggio in Italia in auto che ho fatto durante le mie vacanze estive 2022. Quest’anno ho creato un itinerario su 15 giorni in cui inserire montagna e mare.

Con l’aggiunta di Panchine Giganti e qualcosa di curioso nella mia regione d’origine, il Piemonte.

Un programma fatto di giorni di viaggio e di scoperte alternati a giornate pigre di puro relax.

Ti interessa scoprire il giro che ho fatto? Allora, buona lettura!

Trentino Alto Adige (3 giorni)

Il mio viaggio in Italia in auto è partito da Monaco: da qui ci siamo subito diretti verso l’Italia, passando da Garmisch e facendo una sosta veloce a Seefeld in Tirol per necessità fisiologiche. Agli inizi della cittadina, infatti, si trova un servizio pubblico molto ben tenuto e pulito. Abbiamo quindi proseguito per Innsbruck e da qui con l’autostrada siamo entrati direttamente in Italia.

La nostra destinazione finale era Naturno, in Val Venosta. Nel viaggio di andata verso Naturno, ci siamo spinti fino in Trentino per poter vedere l’unica Big Bench della regione: la Panchina Gigante numero 132, situata a Novella, in provincia di Trento. Una Panchina color giallo brillante, con vista sul lago di Santa Giustina. Immersa tra i meleti ed i vigneti di Groppello della Cantina LasteRosse. È denominata la Panchina del Groppello perché, come si legge sul cartello posto accanto, vuole essere un simbolo di tutela della viticoltura eroica. Il Groppello è infatti un vitigno autoctono che stava rischiando di estinguersi.

Un momento di pace, in mezzo alla natura, era proprio ciò che ci voleva dopo le ore passate in auto!

Dopo le foto sulla panchina, siamo andati all’Info Point del Parco Fluviale Novella (Piazza Madonna Pellegrina 10 a Romallo, frazione di Novella) per farci mettere il timbro sul Passaporto delle Big Bench. Un nuovo timbro per ricordare questa Big Bench che segna l’inizio delle nostre vacanze!

Quindi via verso Naturno, un grazioso paese a pochi km da Merano dove abbiamo trascorso i primi tre giorni di vacanza. Giorni intensi in cui abbiamo coniugato le visite in zona al relax nella piscina interna dell’Hotel Nocturnes presso cui abbiamo soggiornato.

Non era la prima volta in questa struttura: ci ero infatti stata a luglio con la famiglia, al ritorno da Gardaland. Durante quel brevissimo soggiorno (due giorni) ci siamo trovati talmente bene che abbiamo voluto riprovare l’esperienza. Qui ci siamo anche deliziati con le ottime colazioni e cene del trattamento di mezza pensione. Ed anche con un paio di aperitivi nel giardino esterno.

Un ambiente familiare ed elegante al tempo stesso. Proprio quello che piace tanto a noi, ma da riservare a poche occasioni.

Il secondo giorno di permanenza a Naturno, abbiamo fatto un’escursione alla piattaforma panoramica raggiungibile con una breve passeggiata a piedi ed un tratto in funivia. Se vuoi leggere il racconto dettagliato di questa passeggiata, lo trovi in un precedente articolo.

Il terzo giorno abbiamo invece visitato Merano: era Ferragosto e abbiamo dedicato alla splendida città dove spesso soggiornava anche Sissi, l’imperatrice d’Austria solo mezza giornata. Scopri cosa vedere a Merano nel mio articolo dedicato!

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Emilia Romagna (7 giorni)

Il mio viaggio in Italia in auto è poi proseguito verso una delle regioni a cui sono molto affezionata: l’Emilia Romagna.

Mentre ci dirigevamo verso Gatteo Mare, ci siamo fermati a Dozza, in provincia di Bologna. Hai già sentito parlare di questa località? È nota per i murales che decorano le facciate delle case. Inoltre è sia uno dei Borghi più belli d’Italia che Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Tanto colore ovunque ma nonostante le numerose recensioni lette in rete, non mi ha “preso” come mi aspettavo. È comunque un borgo antico con un poderoso castello che sono stata contenta di vedere. Se ci passerai, è molto probabile che a te faccia un effetto diverso. Qualche consiglio per la visita di Dozza, tra cui dove fermarsi per una pausa pasto buonissima, lo puoi trovare nell’articolo che ho pubblicato a settembre 2022.

A Gatteo Mare abbiamo trascorso una settimana pigra tra vita da spiaggia, il buon cibo dell’Hotel Giuliana dove soggiornavamo, pennichelle post pranzo e corse in risciò.

Un pomeriggio della settimana, l’ho però dedicato ad una gita. Ho approfittato della vicinanza (e della comodità dei mezzi pubblici) per raggiungere Cesenatico. In agosto infatti tra il traffico intenso e le difficoltà di parcheggiare nelle località della riviera romagnola, cerco sempre di evitare di spostarmi in auto.

Da diverso tempo ero curiosa di vedere il Porto Canale di Cesenatico e così dopo qualche ricerca su internet mi sono organizzata un pomeriggio “senza famiglia” in cui realizzare finalmente un sogno.

Durante le ricerche, ho scoperto inoltre un modo coinvolgente di visitare Cesenatico: il percorso di visita “Custodi dell’Arte” che attraverso file audio ascoltabili direttamente sul proprio smartphone ti aiuta a conoscere angoli caratteristici della città e le loro storie.

Ti ho incuriosito? Se ti interessa, puoi approfondire la visita di Cesenatico leggendo l’articolo che ho scritto a proposito in cui puoi trovare tutti i dettagli. Un percorso che puoi fare in qualunque periodo dell’anno e non solo in estate.

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Lombardia (mezza giornata)

Archiviata la settimana in Romagna, il viaggio in Italia in auto mi ha portato verso il mio caro Piemonte. Ma prima ho “sconfinato” brevemente in Lombardia per vedere la Panchina Gigante numero 198 a Mornico Losana, nell’Oltrepo Pavese.

Abbiamo raggiunto questa Big Bench, affettuosamente chiamata la Mornicona, poco dopo l’ora di pranzo.

Ma… non potevamo certo arrivare alla panchina a stomaco vuoto!

È così che abbiamo scoperto una pizzeria fantastica a Stradella, 25 minuti d’auto dalla Big Bench. Il locale si chiama “Il Posto Giusto 3.0” e si trova in Via Bovio 9. Fa anche da ristorante ma noi abbiamo preferito la pizza per ragioni di tempistiche. Volevamo infatti fare una pausa breve e la pizza, si sa, è sempre la portata più veloce.

È stato inoltre un pranzo economico, meno di 20,00€ a testa per pizza, bevanda e dolce. Mio marito avrebbe voluto assaggiare la pizza con l’impasto ai cereali ma poiché il locale aveva appena riaperto dopo la pausa estiva non è stato possibile. Motivo per cui ci ritorneremo quando ci capiterà l’occasione di trovarci nuovamente da quelle parti.

Ma lasciamo da parte il pranzo e torniamo alla Big Bench: la Mornicona è di un azzurro vivace. Il giorno che ci siamo andati era il compleanno di mia figlia, il cui colore preferito è proprio l’azzurro. “Un bel modo di festeggiare” penserai. In realtà mia figlia si sta già stufando delle mie incursioni qua e là a caccia delle Panchine Giganti e sbuffa quando gliene propongo una. Ah, le lotte con le adolescenti!

La Panchina è installata tra le vigne dell’Azienda “Il Feudo Nico”: da qui lo sguardo si perde fino all’orizzonte tra aziende agricole, campi coltivati e vigneti. Puoi farti apporre il timbro di questa Big Bench presso l’Azienda stessa o, come ho fatto io in quanto ad agosto era chiusa, alla Forneria Mornico in Piazza Libertà 15.

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Piemonte (5 giorni)

Dopo questa breve parentesi, riprendiamo il nostro viaggio in Italia in auto ed entriamo finalmente in Piemonte. Ci dirigiamo verso Rocca Grimalda, in provincia di Alessandria.

“Cosa ci sarà mai di così interessante a Rocca Grimalda?” Già mi immagino che tu vorresti pormi questa domanda.

Se il libro od il film “Il Signore degli Anelli” ti hanno appassionato, ti farà piacere sapere che a Rocca Grimalda c’è un B&B che ti dà la possibilità di dormire in una Casa Hobbit! Il massimo per appassionati della trilogia di Tolkien come noi!

È il B&B Pervinca, che ho scoperto tramite il profilo Instagram trips.and.houses.

Abbiamo trascorso nella Casa Hobbit solo una notte ma è stata davvero un’esperienza unica. Sembrava davvero di essere in un film talmente l’ambiente è stato perfettamente realizzato. La porta tonda, il bagno completo con doccia e WC. E non solo l’interno: anche all’esterno l’allestimento è curato. La proprietaria è gentilissima e disponibile. Abbiamo concordato con lei l’orario della colazione del giorno dopo che ci è stata servita nella sala adiacente alla camera.

E cosa super importante per noi, abbiamo potuto soggiornare con il nostro cagnolino.

Alla proprietaria del B&B Pervinca abbiamo inoltre chiesto consiglio su dove poter cenare e seguendo le sue indicazioni, siamo approdati al Ristorante Pizzeria “Ai Prati” a Silvano d’Orba. Si parcheggia con facilità perché è situato negli spazi del centro commerciale. Il menù è vario: si va dalle classiche pizze ad invitanti panini. E poi puoi trovare antipasti, primi con pasta fresca di loro produzione e secondi a base di carne o pesce.

Anche a cena siamo riusciti a spendere intorno ai 20,00€ ciascuno: una pizza margherita per mia figlia, una squisita tartare di fassona con porcini e grana per me ed un panozzo con hamburger di fassona, cheddar e bacon per mio marito. Oltre alle bevande, io mi sono anche deliziata con un fantastico affogato al caffé. I miei “compagni di viaggio” avevano solo voglia di andare a dormire ed hanno rinunciato al dolce.

Anche qui il cagnolino è sempre stato con noi: ormai la possibilità di portare Bubble insieme a noi in hotel/ristoranti è un fattore importante per la scelta dei luoghi.

Il giorno successivo, a malincuore, abbiamo dovuto lasciare la Casa Hobbit e la serenità del B&B Pervinca. Ma prima di arrivare a Torino, ci aspettavano ancora tre scoperte

Ozzano Monferrato, il borgo in provincia di Alessandria a cui il Touring Club Italiano ha riconosciuto la Bandiera Arancione. Un borgo antico che mi è piaciuto tantissimo nonostante sia stato possibile visitarlo parzialmente in quanto tutte le attrattive del luogo erano chiuse. Sicuramente un posto da tornare quando ci sono eventi che prevedono visite guidate. Puoi leggere il racconto della mia visita a questo paese nel mio articolo.

Viaggio in Italia in auto Ozzano Monferrato

In un paio d’ore abbiamo fatto il giro di Ozzano e ci è venuta fame. Nelle vicinanze non abbiamo trovato posti dove fermarci a mangiare così, dopo una veloce ricerca su internet abbiamo deciso di spostarci a Casale Monferrato. Scelta dettata anche dal trovare qualcosa di aperto nonostante l’ora che cominciava ad essere un po’ tardi per il pranzo. Eravamo infatti ormai a ridosso delle 14.00 e diventava difficile trovare un ristorante che ci accogliesse.

Come generalmente accade, anche questa volta la decisione per il locale presa da mia figlia ci ha portato in un ottimo posto: l’Osteria Amarotto in Via Cavour 35. Siamo stati subito conquistati dalla gentilezza del proprietario ed è stato interessante leggere la storia di questo ristorante sulla prima pagina del menù.

Un’attività iniziata già nel 1940. Un altro particolare che ci ha impressionato favorevolmente e che non avevamo mai trovato altrove, è l’invito a non farsi problemi nel richiedere di portare via la bottiglia acquistata e non terminata durante il pasto. Normalmente, dovendo guidare, rinunciamo al vino a tavola. Ma questa volta, dopo aver letto di questa possibilità, io e mio marito ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo detto “sì” all’acquisto di una squisita bottiglia di Ruchè!

Piatti deliziosi e nessuna rinuncia: alla fine è stata una sosta un po’ costosetta, che normalmente riserviamo ad occasioni speciali. Ma posso confermare che ne è valsa la pena perché abbiamo abbiamo avuto modo di gustare un’ottima cucina tipica piemontese.

Dopo questa sosta, via veloci verso la terza Panchina Gigante della vacanza: quella arancione/rossa numero 171 di Verrua Savoia. Foto di rito e lamentele di rito della figlia per “quanto mi fate camminare!”. In realtà, lasciata l’auto sulla SP 110, sono meno di dieci minuti di cammino ma è già sufficiente per udire gli sbuffi annoiati della fanciulla. E dire che poi si diverte anche lei a farsi i selfie sulla panchina!

Ritornando in paese, ci fermiamo alla Gastronomia Pum Ciuchin per farci apporre il nuovo timbro sul passaporto delle Big Bench.

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Torino

Il nostro viaggio in Italia in auto si conclude a Torino dove siamo ospiti di mia mamma per i quattro giorni seguenti.

Seppure pochi, riusciamo ad utilizzarli oltre che a stare con le nostre famiglie, anche per fare due cose interessanti in città.

Una sera ci concediamo un aperitivo al “Piano 35”: il lounge bar ospitato nel Grattacielo Intesa Sanpaolo di Corso Inghilterra 3.

Un locale con vista mozzafiato sulla città di Torino: ci troviamo infatti a circa 150m di altezza che si raggiunge con il veloce ascensore in circa 30 secondi. Il fatto di andare all’orario del tramonto come abbiamo fatto noi, ci ha regalato un’esperienza indimenticabile: la luce del sole che tramonta dietro i monti ci ha lasciati a bocca aperta.

Anche a livello di sapori, ho avuto modo di assaggiare un aperitivo originale e buonissimo, il gimlet. Un cocktail a base di gin aromatizzato con menta e bergamotto. Viene presentato con un fiore di origano edibile che il cameriere ha consigliato di mangiare solo dopo aver bevuto l’intero cocktail per esaltarne il sapore.

Come accompagnamento al cocktail, ho scelto dal menù l’uovo barzotto con patata e tartufo. Una bontà incredibile!

Per poter accedere al lounge bar, occorre prenotare sul sito. Il locale è aperto dal mercoledì alla domenica dalle ore 18.00 all’una di notte (l’ultimo accesso è però a mezzanotte). Io ti consiglio di scegliere l’orario in base a quello del tramonto per poter vivere da lassù quel momento emozionante. Per conoscere gli orari del tramonto, ho utilizzato il sito sunrise-and-sunset.com Tieni conto che potrai restare al tavolo prenotato solo 90 minuti.

Gli amici 4 zampe sono accettati.

Infine, l’ultimo giorno di permanenza a Torino, ho scoperto grazie a mia cognata, dell’esistenza del piccolo ma davvero interessante Museo RAI della Radio e della Televisione. Un museo gratuito dove scoprire la storia della radio e della televisione in Italia.

Abiti di scena, arredi di programmi Rai, attrezzature tecniche utilizzate nelle riprese: un luogo che consiglio anche a famiglie con bambini. Il nostro cagnolino, di taglia piccola, abbiamo potuto portarlo solo tenendolo in braccio.

Il Museo è situato in Via Giuseppe Verdi 16 e da settembre 2022 è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle ore 18.00.

E con questa visita si sono concluse le mie vacanze estive.

È un articolo un po’ lungo, me ne sono resa conto scrivendolo. Spero però di averti dato dei suggerimenti su posti nuovi da visitare. Qui sotto trovi anche la mappa con indicati tutti questi luoghi.

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Mappa dei luoghi

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