Le vacanze estive di agosto 2021 sono state per me un’occasione per fare un bel giro da nord al centro Italia partendo da Monaco di Baviera e passando anche attraverso l’Austria. Un itinerario tra montagna, laghi, mare e città. Non ci siamo fatti mancare nulla! Un viaggio a tappe: un’esperienza nuova e che è piaciuta molto, sia a me che alla mia famiglia. Ho quindi pensato che potrebbe farti piacere leggere il mio diario di viaggio.
Oltre alle tappe più significative, di cui ho scritto dettagliatamente nei precedenti articoli, ho avuto modo di fare brevi soste anche in alcuni paesi e mangiato in locali che meritano essere citati. Ecco perché ho riassunto qui tutte le fermate che hanno fatto parte del mio viaggio.
- Bad Ischl – Hallstatt – Bad Goisern
- Vipiteno – Naz-Sciaves
- PanaRaida – Borgo Valsugana
- Arte Sella – Sottomarina di Chioggia – Vicenza
- Arezzo – Bracciano
- Civita di Bagnoregio – Torino
Bad Ischl – Hallstatt – Bad Goisern
Bad Ischl si trova a 200 km (circa tre ore d’auto) da Monaco di Baviera e 21 km (mezz’oretta) da Hallstatt. Ci siamo fermati qui perché causa traffico, non avremmo fatto in tempo ad arrivare ad Hallstatt per pranzare ad un’ora decente.
Ma ringrazio il traffico! Bad Ischl è una località graziosissima che forse non avrei scoperto altrimenti.
Abbiamo parcheggiato nel posteggio a pagamento di Kurhausstraße n. 9 (2€ all’ora). Il pranzo l’abbiamo fatto velocemente in un fast food e poi abbiamo accontentato mia figlia che a gran richiesta ha voluto fare il giro in calesse.
Il cocchiere parlava solo tedesco ma è stato gentilissimo perché, capendo le nostre difficoltà, ha rallentato un po’ e siamo quasi riusciti a capire tutto. Siamo quindi venuti a conoscenza che Bad Ischl è una stazione termale e che qui sorge la “Kaiservilla”, la residenza estiva degli Asburgo dove soggiornò anche l’imperatrice Sissi.
Il giro in calesse parte dal Kurpark, il giardino di fronte al Teatro e Sala Congressi. Con i bambini è sicuramente una cosa da fare, ma anche a noi adulti è piaciuto tantissimo. Comunque il centro di Bad Ischl è piccolino e si può girovagare tranquillamente a piedi tra le sue strade.
Avendo più tempo mi concederei una passeggiata lungo il fiume Traun e sicuramente andrei a visitare la Kaiservilla.
Terminato la nostra breve incursione a Bad Ischl, ci siamo spostati finalmente ad Hallstatt e quindi per la notte abbiamo raggiunto Bad Goisern.
Vipiteno – Naz-Sciaves
Proseguo il diario di viaggio con il secondo giorno. Siamo partiti da Bad Goisern dove avevamo l’hotel e siamo entrati in Italia varcando il confine al Brennero. Quindi ci siamo diretti verso Naz-Sciaves dove avremmo passato la notte (da Bad Goisern a Naz-Sciaves sono circa 330 km e 4 ore d’auto).
Siamo rimasti stupiti quando siamo rientrati per un brevissimo tratto in Baviera! Pensavamo di percorrere solo strade in Austria ed è stata una sorpresa quando ci siamo trovati davanti il cartello che indicava il nostro Land.
Per pranzo ci siamo fermati quando i brontolii delle nostre pance non si potevano più ignorare. In quel momento eravamo in Austria, a Scheffau am Wilden Kaiser ed abbiamo trovato proprio lungo la statale n. 178 che stavamo percorrendo il Scheffauerhof. Un ristorante dal classico aspetto tirolese con una cucina semplice e tipica: l’ideale per la sosta di cui avevamo bisogno.
A fianco del parcheggio di questo ristorante, c’era una casa sempre in stile montano con una ruota da mulino che girava facendo cadere l’acqua ad intervalli regolari. Visto il caldo di quella giornata, ci siamo posizionati davanti qualche minuto attendendo gli scrosci d’acqua.
Nel pomeriggio, con calma, siamo arrivati a Naz-Sciaves dove avremmo dormito. Poiché eravamo un po’ fuori dal paese abbiamo preferito, per la cena, risalire in auto ed andare a Vipiteno (26 km, 20 minuti circa).
Qui abbiamo mangiato nel dehor esterno del Ristorante Pizzeria Zur Traube (Via Città Vecchia 12): carinissimo il posto ed ottima la cucina!
PanaRaida – Borgo Valsugana
Questo è stato il giorno dell’escursione al Sentiero Avventura PanaRaida: 44 km da Naz-Sciaves, circa un’ora d’auto.
Nel tardo pomeriggio ci siamo spostati in Trentino, a Borgo Valsugana (135 km circa, 2 ore di viaggio), dove abbiamo cenato e pernottato. Un paio di scorci che abbiamo visto durante il tragitto tra l’alloggio ed il ristorante ci hanno fatto pensare che dovremo tornarci. Intanto ci siamo gustati una pizza perfetta in un caldo ambiente arredato in legno alla “Pizzeria Ristorante Centrale” (Piazza Martiri 5).
Arte Sella – Sottomarina – Vicenza
Abbiamo lasciato lo splendido bed&breakfast che ci ha ospitato per la notte e ci siamo diretti all’inizio del percorso di Arte Sella.
Dopo la visita dell’Arte Sella, siamo partiti ed abbiamo percorso i 185 km necessari per arrivare a Sottomarina di Chioggia, in Veneto.
Per noi non è una vacanza se non c’è il mare! E così abbiamo trascorso tre giorni (dal pomeriggio del 17 alla notte del 19 agosto) a Sottomarina per assaporare ancora il sale sulla pelle e fare qualche bagno. O meglio, questo sarebbe stato quello che avevamo in mente. In realtà, il mare è sempre stato più che agitato… La spiaggia enorme e dispersiva… Fatto sta che non abbiamo un gran bel ricordo di questi tre giorni.
Nulla da dire invece per quanto riguarda il soggiorno in albergo: l’Hotel Ideal (Lungomare Adriatico 34) è stato perfetto. La formula è stata quella del pernottamento e prima colazione (con una grandissima scelta!) mentre per pranzo e cena avevamo a disposizione un elenco di ristoranti in cui ci veniva riconosciuto il 10% di sconto.
I posti più buoni in cui abbiamo mangiato sono stati il Moramora Restaurant sulla passeggiata lungomare (a fianco dei Bagni Clodia, all’incrocio tra Lungomare Adriatico e Viale Umbria) ed il ristorante pizzeria Tre leoni (Lungomare Adriatico 12b).
Abbiamo dovuto pagare il parcheggio ma noi (con la macchina targata straniera) avevamo un posto auto in un vasto parcheggio a barriera, comodissimo per entrare ed uscire autonomamente.
Sottomarina è a meno di 1,5 km da Chioggia: alla sera c’è un trenino che permette di arrivare a Chioggia. Abbiamo provato a fare questo giro, sia mai che ci perdiamo un trenino! L’itinerario è anche carino ma non c’è possibilità di scendere. O meglio, si può scendere in Chioggia ma non c’è nessuna garanzia di riuscire poi a ritornare a Sottomarina con il trenino. Dipende infatti da quante persone sono in attesa alla fermata. Un chilometro non è tantissimo e si può anche fare a piedi ma occorre tenerne conto se i bambini sono piccoli o con scarsa propensione al passeggio. La partenza e l’arrivo del trenino avviene di fronte ai Bagni Clodia.
Che dire di Sottomarina? A parte il Viale Vittorio Veneto con con una fontana interessante a pochi passi dall’hotel dove alloggiavamo, per il resto mi sembrava di essere in una città e non in un posto di mare.
L’ultima sera siamo stati a Vicenza (90 km, un’ora e 20 minuti circa) per incontrare dopo più di un anno i miei migliori amici: la mia testimone di nozze nonché amica d’infanzia, il marito e la loro cagnolina. Ho così avuto modo di contemplare l’affascinante Piazza dei Signori in “abito serale” nonché altri angoli caratteristici. Ed è stata anche l’occasione per mangiare una verace pizza napoletana da Napul’è, in Corso Antonio Fogazzaro 90. Fantastico locale scelto dai miei amici.
Arezzo – Bracciano
Ci siamo lasciati questa mini vacanza marittima alle spalle e siamo partiti per Bracciano. 500 km che spezziamo con una pausa pranzo ad Arezzo. Da Sottomarina sono 310 km, 3 ore e 40 minuti.
Arezzo è una città in cui non eravamo mai stati e ricca di storia. Non abbiamo tempo per girarla e pertanto ci dirigiamo subito al ristorante che abbiamo adocchiato su internet. Il parcheggio l’abbiamo trovato a pagamento su Via Giuseppe Garibaldi.
Siamo riusciti a scegliere proprio bene: la Trattoria Il Saraceno (Via Mazzini 6) si rivela un ristorante di cucina tipica come tipico è il locale, dal sapore antico.
Sono giorni pigri in cui finalmente ci rilassiamo al lago di Bracciano in compagnia degli amici di Monaco. Ad eccezione del 23 agosto che lo dedichiamo a “circumnavigare” il lago e scoprire Anguillara e Trevignano
Civita di Bagnoregio – Torino
Siamo ormai al giro di boa delle vacanze: una volta lasciata Bracciano, ci mettiamo in auto per andare a Torino (640 km, 7 ore). È la parte più lunga del viaggio e la nostra pausa è la sosta a Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo.
Torino, la nostra città! Ma le occasioni in queste giorni per vederla sono poche. Quando sei un expat e ritorni a casa, il desiderio primario è quello di trovare le famiglie e trascorrere un po’ di tempo con loro.
Decidiamo però che dobbiamo assolutamente vedere la Cappella della Sindone restaurata. Il 27 agosto è il giorno in cui ci siamo recati a Palazzo Reale perché l’unico modo per mettere piede nella Cappella del Guarini è fare il percorso di visita del palazzo.
Erano anni che non visitavo un museo della mia cara Torino. Il biglietto costa 15,00€ per gli adulti mentre è gratuito sotto i 18 anni (2,00€ tra i 18 ed i 25 anni). Comprende il Palazzo Reale, l’Armeria, la Cappella della Sindone, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità e il Teatro romano.
Non siamo riusciti a vedere tutto ma siamo rimasti affascinati dalla Cappella del Guarini restaurata in modo superlativo. Mentre eravamo qui ho raccontato a mia figlia dell’incendio che la devastò nell’aprile del 1997 e dell’eroismo dei Vigili del Fuoco che riuscirono a portare in salvo la teca contenente la Sacra Sindone. Uno di quegli eventi che un torinese non può dimenticare.
Che te ne pare di questo “diario di viaggio”? Fammi conoscere la tua opinione, così saprò se farne altri in futuro.
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Bell’articolo! Interessante, soprattutto perché tocca, almeno per me, alcune tappe non sempre battute!
Grazie! Sono contenta che l’articolo ti sia piaciuto. Ho cercato nel mio viaggio di trovare posti nuovi di cui non si parli spesso. Poi ci sono quei luoghi come Bad Ischl od Arezzo che non erano pianificati ma esigenze di viaggio mi ci hanno portata.