Gallipoli di sera: una passeggiata nel centro storico

Una passeggiata serale a Gallipoli tra le vie del borgo alla scoperta della sua storia

Il mio primo incontro con questa città nasce sotto una stella fortunata: ci sono arrivata proprio nel giorno della Festa Patronale, il 23 luglio, dedicata a Santa Cristina.

Era tardo pomeriggio quando ho raggiunto la prima tappa del mio on the road in Puglia e mi sono quindi preparata a visitare Gallipoli di sera.

Andiamo quindi a spalancare la finestra su Gallipoli: hai voglia di affacciarti?

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Cosa vedere a Gallipoli di sera

Per la mia esperienza ti posso dire che, se da un lato visitare Gallipoli sul finire del giorno regala tramonti da ricordare, dall’altra non permette di visitare tutto ciò che si vorrebbe per via degli orari di chiusura. In realtà avevo pianificato di giungere a Gallipoli nel primo pomeriggio ma traffico ed altre motivazioni hanno tardato il mio arrivo.

Ma non lasciamoci abbattere da questo e vediamo insieme come comporre un itinerario per innamorarsi in poche ore di Gallipoli.

La città salentina di Gallipoli è divisa in due parti: quella antica (l’isola) e quella moderna (la terraferma) collegate tra loro dal “Ponte Antico” o più recentemente denominato “Ponte Papa Giovanni Paolo II”.

Iniziamo il nostro percorso proprio prima di questo ponte, sulla terraferma, e precisamente da Piazza Aldo Moro. Se teniamo il ponte alle spalle, avremo davanti a noi Corso Roma che in questa occasione si mostrava con le sue famose luminarie accese.

Sono una caratteristica salentina di cui ho tanto ho sentito parlare e che sono stata ben felice di vedere. Come forse saprai, adoro tutte queste forme di illuminazione decorative.

La Fontana greca

Ora, guardiamo il ponte e posizioniamoci sul lato sinistro dando un’occhiata intorno.

Ai nostri occhi non sfuggirà certo la “Fontana greca” così chiamata perché per tanto tempo è stata considerata di epoca greca. Studi recenti la fanno invece risalire al periodo rinascimentale.

Una sua caratteristica è anche quella di essere decorata su entrambi i lati: la parte rivolta verso la strada mostra lo stemma di Gallipoli (il simbolo del gallo) e lo stemma del re Carlo III di Borbone

La facciata che si rivolge sulla piazzetta, invece, è ornata da sculture che rappresentano scene mitologiche, in particolare il mito delle metamorfosi di Dirce, Salmace e Biblide: tre ninfe che gli dei trasformarono in fonti.

Alle spalle della fontana, poco lontano, si staglia la Chiesa di Santa Maria del Canneto che ho visto da lontano, illuminata durante la festa patronale del 23 luglio.

Questa piazza si anima davvero tanto durante la festa e da qui transita anche la processione di Santa Cristina: un’immagine che mi resterà nel cuore come ricordo di questa particolare sera a Gallipoli.

Il Castello Angioino

Ora attraversiamo finalmente il ponte (un paio di minuti): godiamoci la vista del Castello Angioino e del suo Rivellino sulla nostra sinistra. Ahimé, non è purtroppo visitabile al suo interno. E non per questioni di orario ma proprio perché al momento non sono previste aperture turistiche. Un vero peccato.

La forma attuale risale al periodo tra il 1400 ed il 1500, anni in cui la costruzione precedente è stata rimaneggiata. Dalle informazioni che ho letto a proposito del castello di Gallipoli, ho scoperto che al suo interno è presente una sala ennagonale (9 lati), caratteristica architettonica che lo rende speciale.

Il possente maniero sarà ancora nella nostra visuale quasi fino a dove la strada si biforca (per percorrere questo tratto impiegheremo 5 minuti): lasciamo il castello con un po’ di malinconia dovuta all’impossibilità di varcarne la porta e proseguiamo il nostro giro di scoperta andando a sinistra percorrendo Riviera Armando Diaz.

Passiamo davanti al Mercato Coperto e svoltiamo a destra in Via Antonietta de Pace (1 minuto) per inoltrarci nel centro storico.

Cattedrale di Sant’Agata

In un paio di minuti raggiungeremo il fulcro della parte storica di Gallipoli: la Cattedrale barocca dedicata a Sant’Agata, la martire di origini catanesi.

Non mi è stato possibile accedere alla chiesa ma ho potuto almeno osservarne l’interno attraverso i portoni aperti.

Dell’esterno mi resterà impressa nella memoria la lavorazione della facciata con il suo colore chiaro e le sculture che la adornano, stagliate nel cielo ormai buio della sera.

Gallipoli di sera Cattedrale di Sant'Agata particolare della facciata

Il Frantoio del Vicerè

A pochissima distanza dalla Cattedrale, in un minuto, raggiungeremo un luogo di Gallipoli che più di tutti mi ha affascinato e sorpreso: il Frantoio del Vicerè.

Per arrivarci basterà proseguire su Via Antonietta de Pace e svoltare a sinistra alla prima traversa che incontreremo (Via Santa Maria).

Dopo aver pagato il biglietto d’ingresso, scenderemo una scala in pietra che ci porterà in questo angolo antico e storico della città salentina.

Accompagnati da un audio che inizia durante la discesa e da un volantino illustrativo, scopriremo nel sottosuolo ciò che rese Gallipoli una città benestante tra il 1500 ed il 1700.

Si tratta dell’olio lampante, cioè l’olio usato per l’illuminazione che qui veniva prodotto sfruttando il giusto grado di umidità e la temperatura che restava costante sui 20 gradi circa, grazie proprio al fatto di essere ipogei (cioè sotto terra).

Certo, le condizioni di lavoro in questo ambiente erano difficili: in particolare, il sistema respiratorio degli operai si danneggiava per le ore trascorse qui sotto ma era un mestiere ben pagato e pertanto molto ambito.

Attraverso questa visita scoprirai l’importanza economica dell’olio lampante, un materiale prezioso ottenuto dalla spremitura delle olive: per capirne il valore pensa che era addirittura quotato alla Borsa di Londra.

Il benessere economico derivante dal commercio dell’olio lampante durò circa fino alla metà del 1700 quando nuove forme di energia, più economiche, sostituirono pian piano l’olio nell’illuminazione.

In città esistevano 35 di questi frantoi, dei quali questo è una scoperta recente in quanto è stato rinvenuto nel 2002 ed aperto alle visite solo nel 2013.

Gallipoli di sera Frantoio del Vicerè

Cosa puoi ancora fare e vedere a Gallipoli?

L’itinerario a Gallipoli che ti ho raccontato è quello che sono riuscita a fare in una sera compatibilmente con le esigenze della famiglia.

Sinceramente avrei voluto perdermi di più tra le vie del borgo antico ed arrivare a passeggiare sulle Riviere, cioè le vie lungo mare che circondano la città vecchia.

È stato questo un desiderio che ho realizzato in parte facendo con mia figlia un giro in trenino turistico con il quale ho percorso proprio queste strade che corrono lungo gli antichi bastioni difensivi della città.

Infine avrei voluto giungere a vedere la Chiesa di Santa Maria della Purità dove viene conservata la statua di Santa Cristina utilizzata nella processione.

Tu riuscirai a vedere qualcos’altro di questa splendida località salentina? Scrivimi nei commenti così scoprirò altre bellezze di Gallipoli.

Durata dell’itinerario a Gallipoli ed infografica

Gallipoli ha un centro storico molto raccolto ed i punti di maggior interesse sono raggiungibili davvero in pochissimo tempo, neanche mezz’ora. Considera però di dedicare almeno un quarto d’ora alla visita del Frantoio.

Non dimenticare di scaricare l’infografica come promemoria per la tua passeggiata a Gallipoli:

Gallipoli di sera – Informazioni pratiche

Dove parcheggiare a Gallipoli

Sono riuscita a trovare un parcheggio gratuito ma un po’ lontano dal punto di partenza dell’itinerario che ti ho appena raccontato.

Sono posti auto dalle strisce bianche sul Lungomare Galileo Galilei, all’altezza della biforcazione con Via Brindisi.

Dove mangiare a Gallipoli

  • Per una cena od un pranzo i consiglio il Bistrot “Le Garibaldine” presso cui ho mangiato io: un piccolo ristorante in pieno centro (Via Giuseppe Garibaldi 5), a “due passi due” dalla Cattedrale. Qui troverai una buona scelta di piatti di mare e di terra: perfino io che non mangio volentieri il pesce, l’ho preferito scegliendo il pesce spada alla gallipolina.
  • Se ti dovesse capitare di dover fare una colazione od uno spuntino veloce a Gallipoli, potrai provare uno dei locali della catena Martinucci. A Gallipoli ne sono presenti due: uno in Corso Roma ed uno in Riviera Armando Diaz. Tra delizie di pasticceria e stuzzichini salati, avrai modo di prenderti una pausa golosa.

Dove dormire a Gallipoli

Per la notte che ho trascorso a Gallipoli, avevo prenotato un appartamento nel Palazzo Mongiò in Corso Roma 123. Una struttura molto bella e più che confortevole dove i cani sono ammessi. L’appartamento era inoltre dotato di un angolo cottura e di tutto il necessario per cucinare.

Ingresso al Frantoio del Vicerè

Trovi il Frantoio del Vicerè in Via Santa Maria 6. Il costo del biglietto è di 2,00€ e gli orari di apertura, la scorsa estate, erano dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 a mezzanotte.

Se effettui la ricerca su Google, sono indicati ancora questi orari.

Il trenino turistico di Gallipoli

La fermata del trenino è di fronte alla Fontana greca: il giro, senza fermate intermedie, dura circa 15 minuti ed il costo è di 3,00€ a persona.

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2 commenti

  1. Negli ultimi anni abbiamo visitato spesso la Puglia fuori stagione per godere con maggior tranquillità alcune delle sue località più note. Gallipoli manca all’appello, ma leggendo il tuo articolo ci hai fatto venire voglia di scoprirla il prima possibile!

    • Ma che bello, grazie per queste vostre parole. Forse Gallipoli non è così gettonata e proprio per questo è stata vivibile la sua visita anche nel momento clou della sua festa patronale

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