Hai deciso di fare il viaggio sul treno del Bernina e sei pronto a partire. I biglietti ci sono, l’itinerario è chiaro (se hai bisogno di ispirazione puoi leggere il mio articolo precedente con tutti i dettagli) ma ti stai chiedendo dove fermarti a mangiare durante il tragitto…
Continua a leggere: ti consiglierò i tre ristoranti in cui mi sono fermata io. Tre soste gustose all’insegna dei prodotti tipici.
Alp Grüm
Alp Grüm è contemporaneamente stazione del treno e ristorante. In questa caratteristica stazione in pietra, dove anche il mio cane ha potuto entrare, ho fatto la sosta per il pranzo nel viaggio di andata con la mia famiglia.
Ho trovato posto ad un tavolo vicino alla finestra: una posizione davvero fantastica che mi ha permesso, durante le due ore in cui mi sono fermata, di vedere i treni che fanno fermata sul binario.
Per me, ogni viaggio è un’occasione per assaggiare piatti tipici. Ed anche durante il viaggio sul treno del Bernina, ho voluto mantenere questa tradizione.
Qui ad Alp Grüm, ho quindi preso i “Capuns”. Sono degli involtini di coste ripieni di un composto fatto con salumi tritati mescolati a formaggio, farina e uova. Gli involtini vengono quindi bolliti e serviti “affogati” in una salsa di formaggio e fette di bresaola come decorazione. Ottimi? Direi anche di più. E te lo dico io, che non sono amante della verdura.
Mia figlia, decisamente più carnivora, ha preferito la tagliata di manzo. E che carne! Tenerissima, si scioglieva in bocca. Mio marito si è invece tenuto leggero con un’insalata mista ricca di verdure: pomodori, carote, peperoni…
Cosa dire dei dolci? Squisiti: un Eiskaffee (gelato al caffè con panna ed amaretto) per me ed una coppa con lamponi caldi, gelato alla vaniglia e panna per mia figlia.
Se vuoi, puoi dare un’occhiata al menù nel sito di Alp Grüm.
Cosa non meno importante, il personale era molto cortese e parlava italiano. Alp Grüm si trova infatti nella Svizzera italiana.
La bontà si paga ma, a parte il costo della bottiglia d’acqua (8,00CHF il litro di acqua naturale), i prezzi sono proporzionati alla qualità. 32,00CHF a testa (poco più di 32,00€), considerando che mia figlia ormai mangia come un adulto, mi sembra comunque accettabile.
Tra l’altro è possibile pagare con le carte ed è presente il Wi-Fi gratuito.
Se la stagione lo permette oppure se a differenza di me non temi il freddo, puoi sederti ai tavolini sulla terrazza panoramica che ti offre una vista meravigliosa.
Se ti può interessare, nella stazione di Alp Grüm ci sono anche delle camere dove è possibile pernottare.
Ospizio Bernina
La stazione del tragitto più alta che incontri durante il viaggio sul treno del Bernina è l’Ospizio Bernina. A parer mio, in inverno, è anche la fermata più suggestiva. Quando scendi dal treno ti trovi infatti di fronte un immenso lago ghiacciato. Una distesa bianca che sotto il sole diventa quasi accecante.
Quando mi sono fermata qui, c’era un sole splendente ma un vento gelido ed impetuoso che quasi ti portava via.
Dopo aver visto il panorama, scattato foto e girato video, sono certa che anche tu vorresti riscaldarti un momento. Entra allora nella stazione che anche qui è sede di un ristorante tipico.
Un ristorantino grazioso, dal sapore di montagna e, cosa curiosa, tante foto in bianco e nero appese alle pareti: immagini che risalgono alla costruzione della linea ferroviaria del Bernina.
Prendiamo posto in un tavolo al fondo del locale, molto comodo per noi con il cane al seguito.
I piatti sono tutti invitanti ed è difficile scegliere tra le tante proposte in menù: ci facciamo pertanto guidare dalla temperatura. Visto il freddo, ordiniamo zuppe calde come la crema di patate e la zuppa d’orzo grigionese con wurstel. Per stare sul classico, anche un piatto di wurstel e patatine fritte.
Però sei qui e non vuoi provare gli affettati locali? Ed allora abbiamo preso anche un tagliere di salumi e formaggi della Valposchiavo. Quando semplicità fa rima con bontà! Non mi lascio sfuggire neanche un bicchiere di buon vino, autoctono pure lui. Ne approfitto mentre non devo guidare!
Una sosta resa piacevole da questi piatti gustosi. E la spesa? 24,00CHF a testa (circa 24,00€) che mi pare onesta per aver mangiato prodotti del territorio.
Sul loro sito puoi visionare il menù
Quando mi sono fermata era mezzogiorno e mezza e stranamente era un momento tranquillo, con pochissimi avventori nel locale. È stata così anche un’occasione per chiaccherare con il personale, due ragazze.
Unico problema, se si può definire tale, è che all’Ospizio Bernina non c’è il Wi-Fi e non è possibile pagare con le carte. Accettano però gli euro.
Ho inoltre scoperto che anche in questa struttura è possibile dormire. Chissà che emozione deve essere, trascorrere una notte e svegliarsi al mattino in questi luoghi così silenziosi. Confesso che mi piacerebbe sperimentarlo!
Foglia d’Oro (Tirano)
L’ultimo ristorante che ti consiglio si trova a Tirano. Questa città è una tappa fissa del viaggio sul treno del Bernina e sicuramente, all’andata o al ritorno, avrai modo di fermarti qui.
Io ci sono stata la sera del sabato ed ho cenato nel ristorante-pizzeria “Foglia d’Oro” in Via XX Settembre 23 (in centro paese). Mi sento di consigliartelo per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Il cane può entrare anche qui.
Tanti piatti buonissimi ma per assaggiare un po’ di tutto ho scelto il menù tipico valtellinese che mi ha permesso di gustare diverse specialità.
Oltre alla bresaola ed ai pizzoccheri che già conoscevo, ho mangiato e mi sono innamorata degli “sciatt”. Li conosci? Sono palline fritte a base di grano saraceno con all’interno un pezzetto di formaggio che in cottura si fonde. Se ci ripenso, partirei solo per andarli a mangiare di nuovo.
Il nome sciatt è curioso: è dialetto valtellinese e significa rospo. Deriva dalla forma tondeggiante di queste frittelline che ricorda l’animale.
Nel menù era anche compreso il dolce, un quarto di vino, mezzo litro d’acqua ed il caffé.
Niente menù per mio marito e mia figlia che hanno preferito ordinare un piatto ciascuno: crespelle di saraceno e risotto ai funghi porcini che hanno gradito tantissimo.
Questa cena è stato anche il pasto più economico del viaggio: 67,50€ il conto finale, di cui 26,00€ il mio menù.
Una raccomandazione: se pensi di fare cena a Tirano, soprattutto durante il fine settimana, ricordati di prenotare per tempo. Noi di sabato sera abbiamo quasi rischiato di saltare il pasto perché non riuscivamo a trovare un posto. Meglio quindi organizzarsi!
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