Hai già viaggiato sul treno del Bernina? Secondo me, è uno dei viaggi più brevi ma entusiasmanti da fare, almeno una volta nella vita. Che sia una gita di una giornata od un weekend, osservare i paesaggi mozzafiato a bordo del trenino rosso trasmette un’emozione dietro l’altra.
Vuoi fare questo viaggio con me?
Treno del Bernina – panoramica generale
Storia
Prima cosa da sapere quando decidi di fare un viaggio sul treno del Bernina, è che percorrerai una linea ferroviaria iscritta nell’elenco dei beni Patrimonio Mondiale Unesco.
Proprio così: nel 2008 la linee ferroviaria del Bernina (da Tirano a St. Moritz) e quella dell’Albula (da St. Moritz a Thusis) hanno ottenuto questo riconoscimento. Grazie alla bellezza del paesaggio in cui sono inserite ed alle fantastiche opere ingegneristiche che le compongono e che si integrano in questo ambiente di montagna.

I treni
Per effettuare questo viaggio, potrai usare due tipi di treni: il Bernina Express o i treni di linea (regionali).
Il Bernina Express è quello che negli orari ferroviari puoi trovare indicato come BEX o PE. È costituito da carrozze panoramiche quindi troverai vetrate molto ampie, non apribili, che si estendono a cupola sopra la testa. Se vuoi ammirare il panorama ma non hai grande interesse a fotografare, è ideale. Le vetrate infatti, creano fastidiosi riflessi. Se pensi di utilizzare questo treno, tieni presente che i suoi passaggi sono meno frequenti nella giornata e non è possibile effettuare tutte le fermate. Per viaggiare su questo treno, dovrai avere la prenotazione obbligatoria, oltre al biglietto di viaggio.
Con il treno di linea (R sugli orari ferroviari) puoi aprire i finestrini e filmare/fotografare senza dover cercare la posizione migliore per evitare i riflessi. La velocità non è troppo elevata e la sensazione del vento in faccia è addirittura piacevole.
Con il treno regionale, puoi inoltre organizzarti le fermate come vuoi: tieni quindi sempre sotto mano gli orari dei treni. Li puoi trovare, sempre aggiornati, nel sito ufficiale della Ferrovia Retica.
Pur preferendo viaggiare con il treno regionale, ho voluto comunque provare la carrozza panoramica: ciò è stato possibile perché in alcuni orari ai treni di linea vengono aggiunte una o due di queste carrozze. Aggiungi al biglietto la prenotazione del posto et voilà. La tratta da Alp Grüm a Tirano l’ho fatta in questo modo: giusto per non perdermi nulla in questo viaggio meraviglioso!


di linea

Treno del Bernina – Il racconto
Giorno 1: Partenza da Chur (Svizzera)
Arrivando da Monaco di Baviera, ho iniziato il viaggio da Chur, in Svizzera, per poi cambiare a St. Moritz dove ho potuto iniziare il percorso del treno del Bernina, e da qui raggiungere Tirano. Tenendo conto di questo, ho diviso il viaggio su due giorni (sabato e domenica), trascorrendo la notte di venerdì a Chur per poter prendere uno dei primi treni regionali del mattino.
La prima parte del tragitto, pur essendo in febbraio, non era molto imbiancato e devo ammettere che un po’ mi ha fatto tristezza. Ho infatti pensato a quanto effettivamente il clima stia cambiando e nel mio piccolo sono stata contenta di aver usato meno l’auto per questo weekend di viaggio.
Man mano che il treno saliva, la neve ha iniziato a farsi sempre più intensa e quando sono arrivata a St. Moritz, nonostante il cielo limpido ed il sole splendente, ho trovato parecchia neve attorno alla stazione ed il lago era completamente ghiacciato. Uno spettacolo molto affascinante.

Sosta a St. Moritz (Svizzera)
A St. Moritz ho fatto una breve sosta: non mi sono avventurata per la città ma ho aspettato il treno nella stazione scoprendo così l’esistenza del Grand Train Tour of Switzerland. Lo conoscevi?
C’è pure il passaporto da ritirare gratuitamente su cui collezionare i timbri delle stazioni delle varie tratte. Ora ho iniziato con il timbro di St. Moritz.
Dopo neanche un’ora, ho ripreso il treno: il paesaggio da favola intorno, sempre più bianco, mi ha condotto fino ad Alp Grüm, dove ho fatto la sosta per il pranzo.

Sosta ad Alp Grüm (Svizzera)
Alp Grüm ha una particolarità: è l’unica stazione di questo percorso che non può essere raggiunta in automobile. È una stazione isolata, tutta in pietra e molto caratteristica. Il retro della stazione si affaccia sul ghiacciaio Palù. È una sosta che merita di essere fatta anche solo per fare le fotografie.
Poi, se vuoi fare il pranzo, sappi che il ristorante di Alp Grüm ha piatti squisiti da offrire.
Una piccola curiosità: sulla facciata della stazione noterai un’iscrizione in giapponese. Sai perché? Nel 1979 la Ferrovia Retica ha stretto un gemellaggio con la tratta della ferrovia nipponica Hakone-Tozan, costruita seguendo il modello della tratta del Bernina.


A malincuore, riparto da qui in direzione Tirano. Percorro l’ora e mezza che mi separa da Tirano su una carrozza panoramica dalla quale ho una visuale magnifica sui paesaggi che incontro.

Arrivo a Tirano (Italia)
L’arrivo nella città italiana è strepitoso: il treno sfila per un tratto all’interno del paese, costeggiando le case ed anche il maestoso Santuario Madonna di Tirano.
Faccio un breve giro per il centro di Tirano la sera mentre vado a cena: è una città graziosa che meriterebbe di essere vista con calma, e di giorno!

Giorno 2: Partenza da Tirano (Italia) – Brusio (Svizzera)
La domenica mattina me la prendo comoda, come la famiglia mi chiede. Prendiamo infatti il treno del Bernina in tarda mattinata.
Poco dopo la partenza, il treno percorre uno dei punti più incredibili del percorso: il viadotto elicoidale di Brusio. Una rampa che permette al treno di salire di quota.

Sosta all’Ospizio Bernina (Svizzera)
Nel viaggio di ritorno, ho deciso di fare tappa all’Ospizio Bernina, dove arrivo giusto per l’ora di pranzo.
Un vento gelido quasi mi porta via il cellulare dalle mani mentre fotografo il Lago Bianco ghiacciato che si stende davanti a me. Dopo le foto ed i video di rito, mi godo il calduccio all’interno della stazione mangiando un pranzo di montagna e sorseggiando un bicchiere di vino rosso della zona.



Si torna verso Chur
Nel viaggio di ritorno verso St. Moritz e successivamente verso Chur, i treni si riempiono di sciatori che tornano a casa dopo la giornata sulla neve.
Il candore della neve, dopo St. Moritz, cede nuovamente il posto al marrone degli alberi e del sottobosco mentre anche il cielo inizia ad assumere i colori serali.
Come tutte le cose belle, anche questo viaggio volge al termine ma ti assicuro che i ricordi rimarranno sempre con te.

Treno del Bernina – Informazioni pratiche
Biglietti
Ho usufruito del “graubünden Pass nord e sud” che ti dà la possibilità di circolare liberamente per due giorni (nell’arco di una settimana) al costo di 113,00CHF (circa 118,00€) a persona in seconda classe. Puoi salire e scendere dove vuoi nell’arco dei due giorni per cui il biglietto è valido. Se fai solo la tratta Tirano-St. Moritz ti sarà sufficiente il “graubünden Pass zona sud” (costo 75,00CHF).
Se viaggi con la famiglia, sappi che due bambini fino a 15 anni compiuti viaggiano gratis con l’adulto munito di questo biglietto.
Questi sono i prezzi che ho pagato io a febbraio 2023: verifica sempre le variazioni e le condizioni sul sito ufficiale della Ferrovia Retica dove volendo puoi anche acquistare online i biglietti. Su questo sito ho acquistato la prenotazione per l’utilizzo della carrozza panoramica tra Alp Grüm e Tirano. Al momento in cui l’ho fatto, il costo era di 5,00 CHF a persona (in questo caso viene pagata per intero anche dai bambini). Se decidi di prenotare il posto, fallo per tempo, soprattutto se viaggi in compagnia per non rischiare di essere in sedili lontani tra loro: io l’ho fatto una settimana prima della partenza e non ho trovato tre posti vicini.
I biglietti li ho invece acquistati senza commissioni sul sito “Il trenino rosso del Bernina”, un operatore turistico di Tirano che dal 2006 è Agente Ufficiale delle Ferrovie Svizzere. Li ho anche contattati telefonicamente perché avevo dei dubbi su quale fosse il biglietto migliore per me e sono stati super gentili.

Cani
Sul Bernina Express e sui treni regioni i cani possono viaggiare. I cani di piccola taglia (fino a 30 cm al garrese) sono gratuiti ma devono essere tenuti in braccio o nel trasportino. Altrimenti devono pagare metà biglietto. Bubble si è così goduto le coccole di tutti noi perché è sempre stato tra le nostre braccia.

Bagaglio
Sul treno del Bernina non ci sono problemi a portare trolley o valigie. Io però ti consiglio, soprattutto se pensi di fare più tappe, di munirti solo di uno zaino. Sarà molto più facile salire e scendere e non dovrai trascinarti dietro un fardello. Io ho fatto così: stando via solo due notti, sono riuscita a limitarmi ed uno zaino ciascuno è stato sufficiente. Pure per tutto ciò che dovevo portarmi del cane. Molto di aiuto mi sono stati i sacchetti sottovuoto con pompetta: ci ho pure messo il materassino su cui Bubble dorme!

Wi-Fi
In quasi tutte le stazioni troverai il Wi-Fi a cui collegarti. Tra le stazioni dove sono stata, solo all’Ospizio Bernina non c’era

Dove mangiare
Questo capitolo sarebbe un po’ lungo, per cui ti rimando al mio articolo dedicato

Dove sedersi
Ed ora, un paio di consigli per scegliere dove sederti, se utilizzerai anche tu il treno regionale. Poiché qui non si può prenotare il posto, cerca di farti trovare in stazione almeno 10 minuti/un quarto d’ora prima della partenza del treno così da poter salire sul vagone quando non è ancora preso d’assalto. Soprattutto se viaggi in giorni particolarmente gettonati.
Se il tuo sogno è vedere dal finestrino il treno affrontare le curve, scegli uno degli ultimi vagoni, compatibilmente (ovviamente!) con la classe del tuo biglietto.

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Ottime info. Ma controllano i documenti del cane? Sono fuori casa e con me ho solo le foto del libretto sanitario e microchip, il mio cane non ha passaporto.
Ciao, Ianira e grazie per il tuo commento.
Quando sono stata io non hanno effettuato controlli sul cane: avevo i suoi documenti con me in originale ma non ce li hanno richiesti. Il mio cane è un maltese quindi è sempre stato in braccio
Ottime informazioni molto utili se si vuole andare sul Bernina e non si sa come organizzarsi il viaggio.
Grazie mille! Ho cercato proprio di essere il più esaustiva possibile.