Perché visitare Sciaffusa?

Le motivazioni e l'itinerario di visita che ti faranno venire voglia di passeggiare per le vie di Sciaffusa

Se non hai ancora avuto modo di visitare Sciaffusa, qui ti racconterò i motivi per cui questa città della Svizzera mi ha affascinato e perché non puoi perderla come meta. Troverai anche l’itinerario di visita che ho seguito per scoprirla.

Innanzitutto Sciaffusa è piccola e la puoi visitare in una sola giornata. Io ho trascorso qui due notti ma solo perché ho accompagnato mio marito, aikidoka, a prendere parte ad un evento della sua arte marziale preferita. Evento che lo ha tenuto impegnato tutto il weekend.

Seconda motivazione per cui dovresti visitare Sciaffusa, è la sua bellezza: ogni palazzo ti porterà ad alzare lo sguardo verso l’alto per ammirare le facciate dipinte, i bovindi e le insegne in ferro battuto dei negozi.

Passeggiare per le vie del centro storico, ti calerà in un passato di cui tante tracce sono ancora presenti.

Infine, non vuoi trovarti al cospetto di uno dei fiumi più grandi d’Europa? Eh già: Sciaffusa sorge sulle rive del Reno. Il fiume citato anche da Alessandro Manzoni nella poesia “5 Maggio”. Tra l’altro, a poca distanza da qui, puoi vedere le cascate del Reno di cui parlo approfonditamente in questo articolo.

Ed ora, spalanchiamo la finestra su Sciaffusa: hai voglia di affacciarti?

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Un po’ di storia

Sciaffusa è il nome in italiano di Schaffhausen, capoluogo del cantone omonimo. Questa splendida città svizzera è di origini medievali: i primi documenti che la nominano risalgono infatti al 1045. Sorge sul fiume Reno e dista pochi chilometri dal confine con la Germania. Per questa sua posizione è diventata quasi da subito una città viva dal punto di vista commerciale.

La presenza delle Cascate del Reno, non lontane da qui e non attraversabili con le imbarcazioni, rendevano necessario un porto dove scaricare e depositare le merci che dovevano essere trasportate diversamente. E Sciaffusa era il punto ideale.

Nella regione, ci sono inoltre diversi vigneti dove viene prodotto un pinot nero di alta qualità che non ho avuto purtroppo modo di assaggiare.

Visitare Sciaffusa: l’itinerario

Per visitare Sciaffusa, ti consiglio di iniziare partendo dalla Schwabentor, la torre a base quadrata risalente al 1370 che si trova all’angolo tra l’Adlerstraße e la Vorstadt, la via principale. Percorri quindi quest’ultima via, lasciando la torre alle spalle e stai pronto con il naso all’insù per cogliere tutti gli scorci di questa città.

Già al fondo del primo isolato, sulla tua sinistra, vedrai uno dei bellissimi bovindi (i balconcini verandati che sporgono dalla facciata dei palazzi) che si affacciano sulla via.

Da questo punto in poi, la Vorstadt è un’isola pedonale: passeggia tranquillamente e goditi la scoperta. Quasi ogni palazzo ha la sua decorazione particolare che non potrai fare a meno di notare.

Al n. 17 della Vorstadt, non perderti assolutamente la facciata della “Haus zum goldenen Ochsen” (=la Casa del bue d’oro). Una facciata di colore rosso con un bovindo riccamente decorato. La casa prende il nome dal bue d’oro che vedi dipinto appena sopra il bovindo.

Zum Goldenen Ochsen Sciaffusa

Proseguendo la passeggiata, la via si allargherà sulla Fronwagplatz, la piazza principale della città. Qui trovi un concentrato di cose da vedere:

  • Mohrenbrunnen: la fontana del Moro è la prima che incontri, proprio dove si allarga la piazza. Rappresenta uno dei tre Re Magi, Gaspare, raffigurato come un moro. Vuole rappresentare i cittadini benestanti di Sciaffusa
  • Landsnechtbrunnen (o Metzgerbrunnen): la fontana del Lanzichenecco, collocata sul fondo della piazza, di fronte alla torre. La figura di questo soldato armato è simbolo della città fortificata
  • Fronwagturm: è la torre che si staglia al fondo della piazza, proprio alle spalle della fontana del Lanzichenecco. Questa torre medievale è stata ricostruita nel 1747 e nella parte alta è collocato un orologio astronomico del 1564. Esso mostra l’ora, i giorni della settimana, i segni zodiacali, le fasi lunari e le stagioni

Da qui, svolta a sinistra e percorri la Vordergasse: inizi così ad avviarti verso il fiume.

Non ti perdere al n. 65 di questa via, una delle facciate decorate più famose di Sciaffusa: l’Haus zum Ritter (=la Casa del cavaliere). Un edificio del 1566 abbellito da affreschi rinascimentali che rappresentano scene mitologiche.

Visitare Sciaffusa Haus zum Ritter

Quasi al fondo della via, incontrerai una terza fontana, la Tellenbrunnen: la fontana del XVI secolo dedicata all’eroe svizzero Guglielmo Tell.

Visitare Sciaffusa Tellenbrunnen

Dalla fontana, prosegui sulla destra: attraversa la Bachstraße e percorri la Unterstadt. Fai attenzione e vedrai sulla sinistra una piccola piazzetta. Da qui parte il sentiero che ti condurrà al Munot, la fortezza che domina Sciaffusa.

Il sentiero è fatto a gradini: io ne ho contati 214 e la pendenza non è niente male, quindi preparati! La fatica è però ben ricompensata dalla vista che si ha quando si arriva in cima, davanti al portone del Munot. Se preferisci la comodità, sappi che esiste comunque la possibilità di arrivarci in auto attraverso la Munotstraße. Non ho però esperienza diretta con questa strada.

Questa fortezza è stata costruita a scopo difensivo tra il 1564 ed il 1589. Nella torre è installata la campana che nel medioevo suonava alla sera per un quarto d’ora al fine di segnalare la chiusura delle porte della città e dell’attività delle osterie.

Ora, la tradizione del suono della campana è mantenuta: viene quindi suonata tutte le sere alle ore 21,00 ma solo per 5 minuti.

Visitare Sciaffusa la torre del Munot

Ho due rimpianti, legati al Munot: il primo è che ci sono stata prima dell’apertura e mi sono dovuta accontentare della vista esterna. Il secondo è che, non sapendo della campana, non ho fatto caso allo scampanio la sera del sabato.

A questo punto, puoi ridiscendere e terminare di visitare Sciaffusa percorrendo l’ultimo tratto della Unterstadt. Arriverai così sulla passeggiata che costeggia il fiume dove ti farà senz’altro piacere fare due passi, soprattutto in una giornata di sole.

Ci sarebbe ancora una cosa che, secondo me, meriterebbe di essere vista ma che non ho potuto perché avevo il cane con me: il Museum zu Allerheiligen, il museo cittadino ospitato nell’ex monastero benedettino di Tutti i Santi, e la Münsterkirche.

Ti è venuto il desiderio di visitare questa città?

Visitare Sciaffusa – Informazioni pratiche

Informazioni turistiche: l’Ufficio del Turismo si trova sulla Vordergasse 73. È aperto dalle 10.00 alle 17.00 dal lunedì al venerdì; al sabato, dalle 10,00 alle 14,00. Alcune brochure e piantine della città sono poste al di fuori dell’ufficio, così che si possono prendere anche durante l’orario di chiusura

Dove dormire: ho alloggiato presso l’Hotel Vienna House zur Bleiche, subito dietro la stazione di Sciaffusa. Una posizione strategica perché davanti all’hotel c’è il sottopassaggio che porta direttamente in centro, sulla Vorstadt. Il buffet della colazione è abbondante ed alla sera è possibile cenare nel ristorante. L’hotel accetta gli animali in camera. Il costo per due notti in camera tripla è stato di 400,00CHF (circa 400,00€): non è economico, ma rispetto ad altri hotel della città che avevo valutato, l’ho trovato conveniente. In più non c’erano problemi di orario per il check-in, essendo una struttura dotata di reception 24H. Questo è un fattore per me importante, in quanto spesso parto dopo che mio marito ha terminato la giornata lavorativa e non riesco ad arrivare in orari pre-cena

Dove parcheggiare: l’hotel non ha un parcheggio privato ma c’è un parcheggio pubblico sotterraneo a fianco dell’hotel. Per due giorni di sosta ho pagato 41,00CHF (=41,37€ con il cambio del giorno del pagamento).

Dove mangiare: per contenere i costi del weekend, per la cena del sabato sono stata alla pizzeria italiana “Neu Sternen” dove la pizza era deliziosa

Ingressi: il Munot è accessibile gratuitamente durante gli orari di visita che variano in base alla stagione. Da maggio a settembre è aperto dalle 8:00 alle 20:00; da ottobre ad aprile l’ingresso è possibile dalle 9:00 alle 17:00. Il sito ufficiale è disponibile solo in lingua tedesca

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2 commenti

  1. Molto utile questo articolo. Dalle foto sembrano alcuni palazzi di Graz. Cmq molro utile l itinerario e a noi i posti di confine ci affascinano parecchio

    • Grazie, mi fa davvero piacere che tu abbia trovato utile l’itinerario. Penso che soprattutto quando si visita un posto nuovo, avere un’idea pronta di dove esplorare sia apprezzata. E grazie per il suggerimento di Graz, mi sa di un posto che mi piacerebbe senz’altro.

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