Bolzano in un giorno: la bellezza che non ti aspetti

L'itinerario dettagliato per visitare in un giorno la città di Bolzano soffermandosi su arte ed elementi curiosi

Oggi ti racconterò una località che non mi aspettavo fosse così bella. Scelta per la sua vicinanza a Monaco di Baviera e per accontentare mia figlia che voleva fare shopping in Italia in alcuni suoi negozi preferiti. Ma poi, le numerose occasioni per stupirsi hanno reso la scoperta della città veramente interessante e sorprendente.

Se continuerai la lettura, andremo insieme a percorrere l’itinerario che ho provato alla ricerca di cosa vedere a Bolzano in un giorno.

Ed allora, spalanchiamo la finestra su Bolzano: hai voglia di affacciarti?

Bolzano in un giorno – L’itinerario

Il mio itinerario attraverso il centro storico di Bolzano è un percorso da fare a piedi. Facendolo con calma e dedicando il giusto tempo per soffermarti su ciò che ti racconto, potrai tranquillamente visitare Bolzano in un giorno.

Puoi seguire tutto l’itinerario oppure tramite l’indice andare a leggere le informazioni sul particolare che ti interessa:

Piazza Walther

Partiamo da Piazza Walther, sí proprio la famosa piazza che nel periodo d’Avvento si riempie delle casette di legno del mercatino di Natale.

Al centro svetta la statua di Walther von der Vogelweide, da cui la piazza prende il nome. Egli era un importante poeta e cantastorie di lingua tedesca vissuto all’incirca tra il 1170 ed il 1230.

Sulla statua e la piazza ci sono alcune curiosità da sapere: la piazza esiste dal 1808 e negli anni ha cambiato nome più volte. Inizialmente fu dedicata al re Massimiliano di Baviera, poi all’arciduca Giovanni d’Austria. Nel 1901 fu intitolata al poeta Walther e quando l’Alto Adige fu annesso all’Italia nel 1920, il nome venne cambiato ancora una volta per rendere omaggio al Re Vittorio Emanuele III. Divenne definitivamente Piazza Walther dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

La statua è stata realizzata nel 1889 e collocata sulla piazza. Nel 1935 fu spostata nel parco Rosegger di Via Marconi e ricollocata qui solo nel 1985.

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Il Duomo

Lo si vede dalla piazza e se avrai la fortuna di una giornata soleggiata, potrai veder risplendere il suo tetto verde-oro.

Viste le tante cose da raccontare, sul Duomo ho scritto un articolo dedicato.

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Chiesa dei Domenicani

Incamminiamoci lungo Piazza della Parrocchia e quindi proseguiamo su Via della Posta fino ad incrociare Piazza dei Domenicani: in un paio di minuti saremo davanti alla Chiesa omonima.

L’interno è molto spoglio, testimonianza dei bombardamenti avvenuti nel 1944. Nella bacheca posta sulla destra dell’ingresso ci sono interessanti documenti che mostrano come fosse la chiesa prima della parziale distruzione.

Ma non desistiamo ed inoltriamoci nella navata perché a breve potremo vedere una meraviglia.

Sulla parete destra, guardando l’altare, già possiamo ammirare i resti di affreschi del 1300.

Senza paura, infiliamoci nel passaggio dietro l’altare. Io ho avuto un attimo di titubanza perché non pensavo si potesse accedere ma visto che nessun cartello lo vietava, sono avanzata di qualche passo nella cappella.

Ed è stato solo così che ho potuto vedere l’accesso alla laterale Cappella di San Giovanni: uno spettacolo che ti lascerà a bocca aperta per lo stupore. Tutte le pareti della stanza sono decorate con affreschi di scuola giottesca risalenti ai primi anni del 1300.

Se tu avessi già visitato la Cappella degli Scrovegni a Padova, il pensiero non potrà che andare a questo gioiello veneto perché la Cappella di San Giovanni te la ricorderà molto.

La Chiesa dei Domenicani è aperta dal lunedì al sabato dalle 7.00 alle 19.00. La domenica chiude un’ora prima, alle 18.00 (come indicato nel sito ufficiale dell’Azienda di Soggiorno e Turismo sezione “Le Chiese di Bolzano”).

Bolzano in un giorno Cappella di San Giovanni affrescata
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Fontana del Nettuno

Proseguiamo a visitare Bolzano uscendo dalla Chiesa dei Domenicani ed avviandoci lungo Via Goethe (la via sulla destra al di là della piazza): sbucheremo su Piazza delle Erbe dove tutti i giorni, eccetto il sabato pomeriggio e la domenica, si svolge il mercato alimentare.

È un mercato storico: ne parlava lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe nel 1786 ma in realtà è ancora più antico perché viene citato nei documenti già nel 1295.

Suggestivo da vedere, ma il particolare che voglio farti notare in questa zona è la Fontana del Nettuno: la puoi vedere all’angolo di Piazza delle Erbe con Via dei Portici.

La fontana è del 1745 e sorge dove un tempo si trovava la pubblica gogna. Ora è inserita tra le 100 fontane più belle d’Italia.

Posta di lato ed un po’ nascosta dalle bancarelle, mi era sfuggita camminando. È composta da tre parti: la statua al centro e le due fontane vere e proprie con le vasche ai lati.

Fa sorridere il nome di questa fontana in tedesco: “Gabelwirt” ossia “oste con la forchetta”. Essendoci in zona tante osterie, il tridente del dio del mare faceva pensare più ad un forchettone per cucinare i cibi piuttosto che allo strumento di comando della divinità.

Molto poco poetico ma alquanto buffo e curioso.

Bolzano in un giorno fontana del Nettuno con il dio del mare che regge il tridente al centro e le vasche delle fontane ai lati
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Banchi del pesce

A questo punto potremmo passeggiare lungo Via dei Portici per dirigerci verso la prossima tappa. Ma se invece andremo a prendere Via Dr. Streiter (la parallela successiva) ti farò vedere ancora una cosa singolare.

Sul lato sinistro della via, andando verso Via dei Bottai, troviamo i banchi del pesce (Fischbänke): sono quattro strutture di marmo bianco usati un tempo per esporre il pesce in vendita. Che fossero usate per questo lo si deduce anche dalle decorazioni scolpite sui laterali dei banchi.

Il mercato del pesce non c’è più ed in estate questi banchi diventano parte integrante del bar all’aperto.

Bolzano in un giorno banchi del pesce in marmo bianco
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Via dei Bottai

Al termine della Via Dr. Streiter, arriviamo in Via dei Bottai.

Nel medioevo qui sorgevano, come dice il nome stesso, le botteghe che producevano le botti. Il vino a Bolzano è stato da secoli un elemento importante dell’economia locale grazie ai due vitigni autoctoni, il Lagrein ed il Santa Maddalena.

La caratteristica di questa via sono le diverse insegne in ferro battuto che pendono dai muri. Ne sono rimaste poche: sinceramente, mentre leggevo su internet le informazioni su cosa vedere a Bolzano, mi ero fatta l’idea che ne avrei trovate in quantità maggiore.

Ma quelle che ci sono sono proprio belle, delle piccole opere d’arte, e per questo ho comunque inserito questa via nell’itinerario che ti propongo.

Bolzano in un giorno insegna in via dei Bottai cavallino bianco in ferro battuto
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Casa della Pesa

Attraverso Via dei Bottai raggiungiamo la piazza del Municipio che il venerdì ospita il mercato dei contadini.

Teniamo il municipio alla nostra sinistra ed inoltriamoci nel Vicolo Gumer, da percorrere fino a quando raggiungiamo Piazza del Grano.

Di fronte a noi avremo la Casa della Pesa, sede dell’antica pesa pubblica dal 1634 fino al 1780 ed ora sede del centro culturale Waag.

Sotto il porticato del vicolo alla sinistra dell’edificio, c’è anche un affresco che ne ricorda la funzione di pesa.

Bolzano in un giorno Casa della pesa
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Ecco concluso il mio itinerario di visita a Bolzano: spero ti sia piaciuto e ti sia stato d’aiuto per notare particolari che altrimenti ti sarebbero sfuggiti.

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2 commenti

  1. Ho lavorato per un anno a Bolzano e in questo periodo l’ho girata in lungo e in largo: ha molte chicche, spesso nascoste ai più. Per me, è stata una grande scoperta la cappella affrescata all’interno della chiesa domenicana: è una me è una meraviglia.

    • Hai avuto una bella opportunità: di cose da vedere a Bolzano ce ne sono tante ed il mio weekend non è sicuramente bastato. Tutti quei particolari, poi, mi hanno fatto apprezzare ancora di più questa città. La cappella della chiesa domenicana mi ha lasciato sbalordita, forse perché non mi aspettavo tutta questa bellezza

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