Una gita sulla neve: giù per il pendio in Baviera

Una gita sulla neve con la famiglia è l'occasione per scoprire una nuova zona della Baviera, la regione dello Spitzingsee. Discesa in bob e pranzo delizioso gli ingredienti della giornata

Gita sulla neve bob in garage

Una gita sulla neve mancava alla mia famiglia da troppo tempo. Entrando in garage, il bob rosso sulla parete di fondo ci guardava “sonnacchioso” da due anni. E finalmente questo weekend siamo riusciti a rispolverarlo!

Se pensi che lo slittino non abbia età, continua a leggere. Ti racconterò di un posto tra le montagne bavaresi dove provare l’ebbrezza di una discesa lunga ben 2,5 km!

Non ti interessa lo slittino ma vuoi sciare? Non le ho provate personalmente ma la zona offre diverse piste con impianti di risalita. Ti lascio il link del sito ufficiale. È solo in tedesco ma utilizzando un traduttore (es. Google Translator senza il quale io ormai non vivo più!) non avrai problemi a capire le informazioni di cui hai bisogno.

Ho avuto un po’ di difficoltà nel trovare il luogo ideale. Non essendo così pratici di discese di slittino/bob mi sono messa alla ricerca di Snow Park qui in Baviera. Pensavo di trovare quei parchi gioco sulla neve per bambini, con tapis-roulant per portarsi in cima alle collinette e da lì scendere con il bob. Ma di queste strutture qui neanche l’ombra. Sembra che qui gli Snow Park siano zone attrezzate per coloro che amano fare snowboard.

Oltretutto, avevo bisogno di una località raggiungibile velocemente da Monaco per non dover trascorrere troppo tempo in auto. Tra articoli in tedesco e Google Maps sempre in funzione, sono finalmente approdata nel luogo ideale per la gita sulla neve di famiglia. Siamo nella regione dello Spitzingsee, poco più di 70 km da Monaco. Qui si trova una pista da slittino lunga 2,5 km, la Mondscheinrodeln.

La salita

Raggiungiamo il parcheggio Spitzingsattel: nonostante il nostro arrivo sia stato intorno alle 10,30, abbiamo trovato comunque parcheggio con facilità. Scendiamo dalla macchina, indossiamo gli scarponi da montagna e ci avviamo verso l’inizio del percorso.

Una leggera neve ci accompagnerà per tutto il tragitto: non è assolutamente fastidiosa ma anzi aiuta ancora di più a sentirsi in montagna.

Davanti a noi troviamo un enorme gruppo organizzato di adulti ed adolescenti allegri e loquaci che parlano un misto di inglese e tedesco. Nel corso della passeggiata però il mega gruppo si divide, a seconda del ritmo che ciascuno mette nella salita.

Sì, devo ammettere che per arrivare in cima la fatica non è proprio poca. Ancora di più per chi come me non è abituato a camminare in montagna. La pendenza è discreta ed il peso degli scarponi mi fa camminare ad un ritmo particolarmente lento. E così mia figlia! Che ogni tanto approfitta del papà per farsi trainare…

Mi perdo anche nel fare qualche foto: il panorama innevato intorno è stupendo e cerco di portare a casa più ricordi possibili. Con l’orecchio sono inoltre attenta a cogliere tutti gli scricchiolii della neve sotto i piedi. Ma quanto è piacevole camminare sulla soffice coltre bianca?

Morale: arriviamo in cima dopo un’ora ed un quarto di camminata. Mio marito ci sarebbe arrivato anche prima, forse rispettando i 40 minuti indicati come tempo medio di percorrenza di questo sentiero. Che poi in realtà è la pista da slittino!!! L’ho capito dalle lampadine presenti sul bordo esterno del sentiero: avevo infatti letto che qui è possibile fare la discesa in notturna (fino alle 22.30, per questa stagione ancora fino al 12 marzo)

Credevo fossero due percorsi diversi, invece man mano che salivo ho capito che si sarebbe scesi direttamente da lì! Ed ho capito che la concezione di pericolo dei tedeschi è un po’ differente rispetto a quella italiana. Le informazioni che avevo trovato su questa pista, infatti, dicevano che era adatta per famiglie con bambini piccoli in quanto con poche curve e senza discese troppo ripide. Sarà! Ma scendendo, sulla destra c’erano comunque punti aperti sul burrone sottostante. È vero che nelle immagini che avevo visto la neve era più alta e formava un muro. Vero che tra tutti coloro che ho visto scendere nessuno si è fatto male, neanche bambini particolarmente vivaci e che scendevano a razzo… Però un po’ di preoccupazione sotto sotto ce l’ho. Ma forse sono io troppo prudente!

Pranzo e discesa

È quasi mezzogiorno. Vista l’ora (e sentito il brontolio delle nostre pance!) decidiamo di fermarci a pranzo nel rifugio Obere Firstalm prima di intraprendere la discesa. È ora di punta ed a fatica riusciamo a trovare un tavolo libero.

Il menù presenta molta scelta: piatti tipici tedeschi ed alpini. Si ordina alla cassa e si paga. Poi, cosa alquanto curiosa, ti danno un “buzz” quadrato che vibra e si illumina nel momento in cui i tuoi piatti sono pronti. Al che vai nell’area di servizio apposita per ritirare il vassoio con i piatti ordinati. Le bevande vengono invece preparate subito e le porti direttamente al tavolo. Le nostre scelte per questo succulento pranzo sono state: una Wiener Schnitzel (fettina impanata) con patatine fritte per mia figlia, il Leberkäse (polpettone di carni macinate) per me ed una zuppa di zucca e zenzero per mio marito. Piatti enormi che si fatica a finire però tutto squisito.

L’atmosfera nel rifugio è calda ed accogliente. Le finestre sono ornate con tendine bianche dal bordo a quadretti rossi, dal soffitto pendono dei lampadari in tessuto di foggia antica. Abbiamo anche l’opportunità di condividere il tavolo con dei ragazzi tra cui una italiana. È vero, in questi tempi di covid un po’ di ritrosia a fare così sorge spontanea ma siamo abbastanza distanti e ci godiamo la chiacchierata. Questa convivialità è una delle caratteristiche che ho apprezzato da subito qui in Baviera, ma anche durante le mie brevi esperienze in altre regioni della Germania.

Terminato il pranzo è la volta di fare ciò per cui siamo venuti qui e dare un senso alla nostra gita sulla neve: scendere con il bob. A quest’ora (è l’una e mezza del pomeriggio) ci sono molte più persone che si fiondano in discesa lungo il pendio. Mia figlia aspetta quindi il momento più tranquillo per lanciarsi, seguita a piedi da mio marito. Nel corso della discesa si è poi fermata dove la pista si allarga in un piccolo pianoro (poco dopo la partenza) per giocare con la neve. Un’altra sosta viene fatta perché incontriamo il gatto delle nevi che da valle trasporta a monte gli slittini noleggiati. E poi qualche capottamento è quasi d’obbligo, mantenendo però sempre la sinistra della pista (la parte protetta verso la montagna).

Per un attimo pensiamo alla possibilità di fare un altro giro ma ci guardiamo negli occhi: siamo tutti e tre d’accordo che non sia una buona idea. Dover affrontare di nuovo la salita ci fa desistere. Decidiamo quindi di porre fine alla gita sulla neve tornando alla nostra vettura.

Ciao montagna! E speriamo che non passino di nuovo due anni prima di mettere i piedi nella neve.

Una gita sulla neve – Informazioni pratiche

Le altitudini: il parcheggio Spitzingsattel si trova a 1129m mentre il rifugio da cui parte la discesa è a 1370m

Come arrivare: da Monaco di Baviera si percorre l’autostrada A8 fino all’uscita n. 98 Weyarn, si prosegue lungo la statale in direzione Miesbach quindi verso lo Schliersee. Superato il lago, si procede per ancora 2,5 km in direzione sud fino ad incontrare il bivio con la Spitzingstraße. Svoltare a destra e dopo 3,7km troverai il parcheggio Spitzingsattel sulla sinistra

Grazie ad un’amica che l’ha provato personalmente, sappi che è possibile arrivare anche con la coppia treno+bus: treno BOB dalla stazione principale di Monaco fino alla stazione Fischhausen-Neuhaus e da qui bus n. 9562 fino allo Spitzingsattel

Dove parcheggiare: il parcheggio Spitzingsattel è una gran comodità. La tariffa è indipendente dall’orario: 5,00€ per la sosta di tutto il giorno. Unico “fastidio” è che si può pagare solo con monetine od una banconota da 5,00€

Dove mangiare: il rifugio Obere Firstalm è ottimo se vuoi fare una sosta golosa ed assaggiare piatti tipici. Inoltre hai anche la comodità di poter pagare con le carte. I prezzi sono in linea con i ristoranti in Baviera: noi in tre noi abbiamo speso 52,00€. Al parcheggio a valle è presente un piccolo bar ma non l’ho provato di persona

Servizi: l’unico è quello all’interno del rifugio

Ingressi: l’utilizzo della pista da slittino è gratuito.

Attrezzatura: a fianco del rifugio, c’è la baita dove potrai noleggiare un classico slittino di legno al costo di 6,00€. Dopo la discesa potrai lasciarlo a valle. Ti consiglio abbigliamento da montagna con scarponi pesanti ed a prova di neve!

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2 commenti

  1. grazie Valeria per questo ottimo suggerimento!
    ci siamo arrivati comodamente con i mezzi pubblici, la linea di bus 9562 ha la fermata proprio a Spitzingsattel dove inizia la passeggiata per Obere Firstalm, dove si prendono le slitte a noleggio!
    consigliato!

    • Ti ringrazio molto. Sono proprio contenta che l’articolo ti sia stato utile per realizzare la tua gita. E ti sono grata per avermi segnalato il modo di arrivare in questa località con i mezzi pubblici. Potrà essere senz’altro di aiuto ad altre persone.

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