Vacanze in Trentino Alto Adige: la scoperta della montagna

Vecchi ricordi, per lo più fotografici, di vacanze in Trentino Alto Adige. Un giro tra Passo San Pellegrino e Passo Resia

Premetto: non ho mai amato particolarmente la montagna. Anzi, quando ci andai da ventenne con gli amici dell’università, arrivai ad odiarla a causa delle camminate chilometriche che mi costrinsero a fare. Qualche anno dopo ebbi la fortuna di trascorrere brevi vacanze in Trentino Alto Adige e la magia di questi luoghi mi fece innamorare anche dei paesaggi alpini. Ora sono un po’ di anni che non ci torno ma ti voglio raccontare, più che altro con immagini poiché è passato molto tempo, quello che ricordo dei posti che più mi sono entrati nel cuore: la zona del Passo Resia e la zona del Passo San Pellegrino.

Vacanze in Trentino Alto Adige: Passo Resia

Nel 2005 approfittai del ponte del 24 giugno (festa di San Giovanni, patrono di Torino) ed organizzai un weekend a Resia, in Val Venosta. 400 km ad andare ed altrettanti a tornare, non contando tutti quelli per esplorare la zona. Tutto spalmato su tre giorni: partenza da Torino il venerdì mattina ed il ritorno nella prima serata della domenica. Ma i chilometri in auto non mi hanno mai per fortuna fermata (a differenza di quelli a piedi!)

Un weekend breve ma intenso che mi permise di visitare il Castel Coira a Sluderno, proprietà dei Conti Trapp. Ma anche di fare una bella escursione in montagna fino al rifugio Pio XI (o Weißkugel cioè Palla Bianca dal nome del ghiacciaio di fronte) e di vedere il campanile che spunta dalle acque del lago, il simbolo della Val Venosta. Ecco, quest’ultimo è stato il momento più emozionante: dopo averlo visto spesso su riviste od in televisione, vedere dal vivo il campanile in mezzo al lago ha tutto un altro sapore. Mi sembrava quasi di poterlo toccare ed ho provato ad immaginare cosa potrebbe ancora celarsi sotto la superficie dell’acqua.

Vacanze in Trentino Alto Adige: Passo San Pellegrino

Quelle al Passo San Pellegrino (provincia di Trento) nel 2006 sono state le penultime vacanze in Trentino Alto Adige che ho fatto. Le ricordo con molto piacere perché sono state le uniche con la durata di una settimana durante la quale, insieme a mio marito, facemmo diverse passeggiate ed escursioni, tra cui quella al rifugio Vajolet, proprio ai piedi delle Torri del Vajolet (la foto sotto il titolo). Apprezzai molto l’efficiente servizio di funivie, grazie alle quali abbreviammo le camminate!

Avrai capito che escursioni troppo lunghe non fanno per me, anche se parto “armata” di tutto punto con scarponcini e bacchette. Le funivie rappresentano quindi per me un buon compromesso per vedere panorami fantastici e non dover faticare troppo. Ovviamente diventano ideali quando al seguito hai anche dei bambini, come mia figlia che ovviamente ha preso da me!

Oltre alle passeggiate in montagna, quelle vacanze furono anche l’occasione per visitare Moena, Pinzolo ed il castello di Avio. Una sera, ci recammo anche in Val di Fiemme, a Cavalese, per assistere allo spettacolo di pattinaggio su ghiaccio “Lancia Ice”. Da buoni torinesi, eravamo ancora sotto l’effetto delle Olimpiadi invernali di Torino 2006 e la tentazione di vedere di nuovo uno spettacolo di pattinatori su ghiaccio fu troppo forte!

Vacanze in Trentino Alto Adige: indicazioni pratiche

Premessa: come hai potuto leggere, sono passati tanti anni da quando sono stata di persona in questi luoghi. Ne ho parlato perché sono i posti in cui ho “fatto pace” con la montagna e sono meravigliosi. Quindi meritano di essere menzionati nel mio blog di viaggi. Mi è certo più difficile parlarti di indicazioni pratiche perché non ho più provato di persona gli hotel. Ho scelto comunque di metterti il link a quelli in cui soggiornai perché a suo tempo mi trovai molto bene e sarebbero le prime strutture dove mi rivolgerei dovessi tornare in queste località.

Consiglio: passeggiare in montagna, per quanto l’itinerario che tu hai scelto sia facile, comporta sempre qualche rischio. Tra il clima variabile nel giro di poche ore od una radice che sporge dal terreno, ricordati di essere sempre attrezzato con scarpe comode, un giubbotto/felpa ed una mantella antipioggia nello zaino. Ovviamente non dimenticare una borraccia d’acqua e qualche scorta di cibo, anche se la tua meta fosse un rifugio. Mi sento anche di consigliarti, prima di partire per una gita, di consultare l’Ufficio delle Informazioni Turistiche della zona. Qui in genere sono disponibili anche le cartine del percorso. Tieni conto che a volte in quota i cellulari non hanno rete e non puoi affidarti solo alle mappe online.

Resia

A Resia soggiornai presso il Seehotel, un fantastico hotel sul lago. Scelsi il trattamento di mezza pensione e fu un hotel molto comodo anche perché disponeva di parcheggio. Ricordo che il proprietario era gentilissimo e fu proprio lui ad indicarci l’escursione al rifugio Pio XI

Passo San Pellegrino

Trascorsi la settimana di vacanza presso l’Hotel Arnika, direttamente sulla strada principale del paese. Anche qui usfruii del trattamento di mezza pensione. Ricordo un’ottima cucina che rinfrancava dopo le ore dedicate alle gite e fu l’occasione per scoprire i vini locali come il Marzemino ed il Teroldego. Un paio di volte durante il soggiorno riuscii anche a fare un bagno in piscina.

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