Conosci la meravigliosa Abbazia di Novacella vicina a Bressanone? La prima volta che l’ho visitata, è stato nel 2003. Ora sono passati esattamente 20 anni ma l’emozione che ho provato tornandoci è stata la stessa. Un posto così bello che ti entra nel cuore.
Un luogo dove la fede, l’arte e la cultura si fondono insieme per donarti momenti di riflessione e di stupore.
Oggi, quindi, spalanchiamo la finestra sull’Abbazia di Novacella: hai voglia di affacciarti?
Un po’ di storia dell’Abbazia di Novacella
L’anno della fondazione dell’Abbazia di Novacella è il 1142. Il suo fondatore è il beato Artmanno, nato a Passau in Baviera, diventato canonico regolare di Sant’Agostino e nel 1140 nominato vescovo di Bressanone.
Da subito l’Abbazia diventò un centro religioso e culturale per la zona. Ed anche, e questo non te lo aspetteresti, un centro di produzione vinicola.
Dalla sua fondazione, l’Abbazia di Novacella ha attraversato momenti tragici come quando è stata protagonista di un enorme incendio nel 1190 al quale è poi seguita la ricostruzione. O quando nel 1807 venne chiusa durante il periodo in cui il Tirolo fu annesso alla Baviera. Viene quindi riaperta nel 1816 quando l’Austria riannette il Tirolo.
Ma ha avuto anche delle fasi di crescita, sviluppo ed importanza come nel 1157 quando l’imperatore Federico I Barbarossa si fa alleato del monastero. O nel 1775 quando viene edificata la sala della biblioteca con tutti i suoi meravigliosi stucchi.
Una storia movimentata, non c’è che dire.
Visita dell’Abbazia di Novacella
La visita dell’Abbazia di Novacella si snoda attraverso un percorso ben indicato che permette di vedere tutte le parti più interessanti. C’è la possibilità di visitarla in autonomia oppure attraverso visite guidate. Se ti è possibile, fai quella guidata, come feci io la prima volta.
Penso che questo luogo meriti di essere visto con una persona competente che ti spiega sia la storia che i particolari di ciò che stai vedendo.
Il primo cortile, quello subito dopo l’ingresso nel complesso dell’Abbazia, è ad accesso libero. Qui si affacciano la biglietteria, l’osteria ed il Castel Sant’Angelo.
Ti parlerò qui di ciò che più mi ha colpito durante la visita.
Castel Sant’Angelo
È il primo edificio che si incontra entrando nel complesso abbaziale ed è visitabile liberamente. La sua forma circolare ricorda proprio il Castel Sant’Angelo di Roma. Sembra che un tempo venisse usato come cappella per i pellegrini che arrivavano all’Abbazia.
Un piccolo castello, affascinante da visitare anche se al suo interno è spoglio. Come una bambina, adoro ancora entrare in un edificio come questo dove devo salire rampe di scale per portarmi al piano superiore.
Due infatti sono i piani visitabili: il piano terra è principalmente buio mentre al piano superiore, grazie alle finestre tutto intorno, la luce ti accoglie durante il tuo giro perlustrativo. Potrai inoltre dare un’occhiata dalle finestre e vedere così parti diverse del complesso.
Il Pozzo delle Meraviglie
Entra ora nel cortile principale: qui troneggia una sorta di pagoda ottagonale che fa da tettoia ad una fontana.
Sui lati della struttura, sono dipinte le 7 meraviglie del mondo antico. Da qui il nome di Pozzo delle Meraviglie.
Ma non tornano i conti: se le meraviglie sono 7, perché ci sono 8 lati?
Ebbene, questa curiosità la ricordo addirittura dalla mia visita di vent’anni fa, tanto mi rimase impressa nella mente.
Il pittore che decorò questo monumento volle celebrare l’Abbazia di Novacella, dipingendola come l’ottava meraviglia!
Il chiostro
Dal cortile del Pozzo, potrai accedere al museo e da qui al chiostro.
Se sei alla ricerca di un attimo di quiete, qui la troverai. Percorri tutto il chiostro e nota soprattutto gli affreschi gotici che ornano le volte e le pietre tombali, che una volta erano situate nella basilica, sulle pareti.
Al centro del chiostro, nel piccolo praticello, una recente fontana del 1992 raffigura il fondatore dell’Abbazia di Novacella, il beato Artmanno.
La Basilica abbaziale
L’ampio e luminoso interno della Basilica dedicata a Maria non ricorda più nulla del medioevo, epoca in cui fu costruita. Risultato del rimaneggiamento che subì nel 1740 in stile rococò tedesco.
Un tripudio di stucchi ed affreschi che non ti faranno staccare gli occhi dal soffitto e dalle pareti.
Cammina in silenzio attraverso le tre navate in cui é divisa la basilica, soffermandoti sugli altari laterali, anche loro riccamente decorati.
C’è da restare impressionati, vero?
La Biblioteca abbaziale
Ed ecco l’ultimo particolare di cui ti voglio parlare: è la splendida sala decorata in stile rococò che ospita la biblioteca.
Entrando per la prima volta, ammetto che l’effetto che ti potrà fare è di sentirti Belle nel cartone animato della Disney “La Bella e la Bestia”.
Un salone rettangolare dove il colore predominante è il bianco ravvivato dagli stucchi dorati. Negli scaffali chiusi da ante a vetro migliaia di volumi antichi (circa 20.000) che ancora oggi sono utilizzati per lo studio da parte dei giovani che vogliono diventare sacerdoti ed entrare nell’Ordine degli Agostiniani.
Come ti dicevo, questi sono i particolari che più mi hanno sorpresa e che ho rivisto volentieri di questo luogo imperdibile. Una meta ideale anche solo per una gita di mezza giornata.
L’Abbazia di Novacella – Informazioni pratiche
Come arrivare/Dove parcheggiare: da Bressanone è comodissimo arrivare con il bus n. 320.2 od il 320.4 che in mezz’ora circa ti porta a destinazione. Nel sito della mobilità altoatesina puoi calcolare il percorso in base alle tue esigenze. I servizi di trasporto pubblico sono gratuiti se sei in possesso dell’Alto Adige Guest Pass, che ti viene rilasciata gratuitamente se alloggi in una struttura convenzionata.
L’alternativa è raggiungere l’Abbazia di Novacella in auto dal casello dell’autostrada del Brennero A22 percorrendo la Strada Statale n. 12 in direzione Varna e quindi seguendo i cartelli marroni con l’indicazione “Kloster Neustift Abbazia Novacella”. Una volta arrivati, ci sono diverse aree di parcheggio gratuite
Ingresso: l’Abbazia di Novacella è visitabile tutti i giorni tranne la domenica ed i giorni festivi. Le visite in autonomia possono essere fatte tra le ore 10.00 e le ore 17.00 ma l’ultimo ingresso è possibile solo fino alle 16.15. Il costo del biglietto è di 12,00€ per gli adulti. Con l’Alto Adige Guest Pass è gratuito. Il biglietto di accesso al Museo non dà però diritto alla visita del giardino per il quale è previsto un ulteriore biglietto di 4,00€. Io non ho fatto questa visita per cui non sono in grado di dirti come sia. Per verificare eventuali riduzioni puoi consultare il sito ufficiale.
È possibile scaricare l’audioguida gratuita seguendo le istruzioni presenti nella sezione del sito ufficiale “Visita in autonomia con Audioguida”. In alternativa puoi inquadrare il QR Code che trovi sulla brochure che ti verrà consegnata insieme al biglietto di ingresso
Se si desidera fare una visita guidata, il costo è di 17,00€ ed occorre prenotare. Ti lascio il link con le informazioni per questo tipo di visita
Enoteca: vicinissima alla fermata del bus c’è l’Enoteca dove potrai acquistare i vini e gli altri articoli che vengono prodotti nell’Abbazia
Cani: non possono entrare nei vari ambienti della struttura ma possono accedere (non da soli ovviamente) nel primo cortile, quello dove si trova la biglietteria
Nei dintorni: a 10 minuti d’auto da qui, seguendo la Strada Statale n. 12, puoi raggiungere il Forte di Fortezza. Una struttura militare costruita dagli austriaci che ho visitato durante il mio soggiorno a Bressanone e del quale parlo in un articolo dedicato
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