Una tranquilla passeggiata in mezzo al verde della Valsugana è resa ancora più gradevole da opere d’arte che si mimetizzano con la natura circostante. È l’Arte Sella, un percorso in mezzo al bosco dove ci si imbatte in sculture realizzate con materiali naturali.
Scoprii questo luogo nel 2009: tornarvi 12 anni dopo e vedere le trasformazioni, mi ha fatto pensare a che artista eccezionale sia la natura. Per quanto le opere siano state create dagli esseri umani, restano comunque soggette ad un “lavoro” successivo da parte degli elementi naturali.
Tu hai già sentito parlare dell’Arte Sella?
Tutto ha inizio quando nel 1986 un gruppo di amici di Borgo Valsugana decide di creare un percorso artistico nei boschi della zona. Il gruppo viene così a contatto con artisti di tutto il mondo che iniziano a creare le loro opere utilizzando i materiali che trovano lungo il sentiero. Rami, tronchi, foglie, pietre…
Negli anni successivi i turisti iniziano a scoprire il sentiero: nel 1989 si costituisce l’Associazione Arte Sella e nuove opere si aggiungono di anno in anno.
A fine ottobre 2018 la tempesta Vaia, che colpì Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, ha distrutto parte del bosco e quasi la metà delle opere che popolavano il percorso. Nell’inverno 2020, a causa di un insetto (il bostrico tipografo) che ha danneggiato molti alberi, si è reso necessario abbattere 250 piante per evitare di contagiare quelle ancora sane.
Ecco perché quasi tutto il percorso mi sembrava diverso da ciò che avevo visto nel 2009 e non avevo ricordi di tante opere.
Il percorso
In realtà, ci sono due itinerari: quello di Malga Costa (durata circa 45 minuti) e quello di Villa Strobele (circa 20 minuti). Con la mia famiglia ho scelto di fare il primo perché è quello che permette di raggiungere la Cattedrale Vegetale, forse l’opera più rappresentativa dell’esposizione.
Una chiesa gotica a tre navate realizzata dall’artista Giuliano Mauri che nel 2001 ha piantato un’ottantina di carpini neri (un albero della famiglia delle Betulacee) seguendo uno schema ben preciso. Con il passare degli anni, gli alberi si sono innalzati e dopo 11 anni mi sono emozionata per quanto sia cambiata. Più imponente e più rigogliosa!
La camminata attraverso il sentiero Malga Costa inizia dopo la biglietteria: è un percorso quasi pianeggiante tranne in alcuni punti che comunque non sono mai troppo ripidi. È inoltre una passeggiata tranquilla scandita dalle soste per ammirare le singole opere d’arte.
Accanto ad ogni installazione è posizionato il cartellino con l’indicazione dell’autore, del nome dell’opera e dell’anno in cui è stata fatta. In biglietteria ho acquistato la “Guida alle opere” giusto per comprendere meglio quelle più moderne, non essendo io un’esperta di arte. È inoltre molto utile per non perdersi neanche un’installazione.
Per i bambini non c’è un percorso specifico però è divertente provare a coinvolgerli approfittando di alcune opere in cui si può entrare all’interno. Proprio all’inizio del percorso ce ne sono un paio. Non so perché, ma a mia figlia l’idea di entrare in una casetta o in un cunicolo attira molto.
Camminando per il sentiero tra un’installazione e l’altra, non si può fare a meno di ammirare il paesaggio circostante con le montagne sullo sfondo, assaporare l’aria profumata di resina quando ci si addentra tra gli alberi ed “ascoltare” il silenzio del bosco. Sembra un paradosso ma se hai la fortuna di essere da solo (o comunque di non avere troppa gente intorno), ti accorgi dei suoni semplici della natura, come il fruscio delle foglie attraversate dal vento o smosse da qualche animale.
Verso la fine del percorso troverai anche un teatro che viene utilizzato per concerti o spettacoli di danza. Deve essere veramente particolare assistere ad uno spettacolo in questa sede!
Un percorso per gli occhi ma anche per il cuore, che qui trova pace in mezzo alla natura. Un luogo in cui lasciare i pensieri liberi di fluire, evocati da un particolare artistico. Io, per esempio, attraversando il Trabucco di Montagna, così colorato rispetto alle altre installazioni del percorso, ho subito pensato all’isola di Malta con le sue barchette colorate. So che non c’entra nulla ma sono questi i momenti in cui la mente è libera di vagare e trovare una parentesi di distensione dalle problematiche quotidiane.
Vorrei ritornarvi per fare il percorso di Villa Strobele ma anche per rivedere le nuove opere che andranno ad aggiungersi al sentiero Malga Costa. Magari questa volta senza far trascorrere più dodici anni!
P.S.: Volutamente in questo articolo ho inserito poche fotografie: ne ho scattate tantissime ma credo che l’emozione che si prova davanti alle opere d’arte debba essere genuina. Non voglio pertanto rovinarti l’effetto sorpresa se vorrai andare a vedere il luogo di persona.
Arte Sella – Indicazioni pratiche
Come arrivare: si arriva a Malga Costa attraverso la SP n. 40 che parte da Borgo Valsugana. Durante il tragitto si incontra, sulla destra, anche Villa Strobele. Ci sono alcuni parcheggi dislocati lungo questo tratto: l’ultimo è a circa 15 minuti a piedi da Malga Costa (è quello in cui ho parcheggiato io). Conviene arrivare presto per parcheggiare con facilità
Visita: il percorso di Malga Costa è aperto tutti i giorni tranne a Natale. Gli orari variano a seconda della stagione: nel mese di agosto quando ci sono stata io era aperto dalle ore 10.00 alle ore 19.00. Il biglietto intero costa 10,00€: per i bambini fino a 10 anni è gratuito. Ci sono inoltre numerose convenzioni che permettono di ricevere una riduzione o addirittura il biglietto gratuito. Per tutti i dettagli puoi consultare il sito ufficiale di Arte Sella. Noi abbiamo usufruito dell’ingresso gratuito grazie alla Trentino Guest Card che ci ha rilasciato la struttura in cui abbiamo soggiornato. La Guida alle opere è costata 6,00€
Dove soggiornare: 1775 Locanda in Borgo, una splendida struttura in un edificio del 1700 nel centro di Borgo Valsugana. Qui abbiamo soggiornato una notte in una camera tripla al costo di 120,00€ con colazione inclusa. Un bed & breakfast meraviglioso che dispone anche di area wellness. La colazione era ottima ed aveva un’abbondante scelta tra dolce e salato.
Dove mangiare: dall’Ersilia, un graziosissimo piccolo (ma neanche tanto) ristorante con tavoli al chiuso ed all’aperto (alcuni di questi sotto un pergolato). Menù di montagna goloso e piatti presentati con arte. Che dire, il luogo ideale per terminare la visita di un posto magico come l’Arte Sella! Nel 2024 è in ristrutturazione ma è aperto un chiosco per bibite e panini.
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